Ecco le date per poter accendere i riscaldamenti nella regione Lazio, le novità introdotte dal governo per quest’anno
Con il piano per limitare gli effetti della corsa dei prezzi del gas eleborato dal MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) l’esigenza di risparmiare e ridurre i consumi coinvolge direttamente i comportamenti degli utenti abitativi e dei condomini. Infatti è prevista una stretta sugli orari e sulle date di accensione dei termosifoni per i privati e le pubbliche amministrazioni.
Nel complesso la penisola è stata suddivisa in 6 fasce climatiche dalla A, più calda, alla F, più fredda, con un’unità di misura convenzionale detta grado giorno. Province e Comuni sono inseriti nelle fasce climatiche secondo questa misurazione. I gradi giorno inferiori a 600 corrispondono alla fascia A, quella calda, e così a salire.
Vi sono alcune misure introdotte che sono di carattere nazionale, la più importante riguarda la temperatura che non potrà superare i 19 gradi centigradi, con una soglia di tolleranza di 2 gradi (massimo 21° C) in abitazioni, nelle scuole e negli uffici. Mentre nei locali adibiti ad attività artigianali e industriali (o equiparabili), la temperatura scende a 17 gradi, con 2° di tolleranza.
Leggi anche: Bonus 150 euro, può riceverlo anche chi ha partita iva?
Nel complesso in quasi tutta Italia, a eccezione delle zone più fredde, la data di accensione dei termosifoni è stata posticipata di 8 giorni, e la chiusura anticipata di una settimana. Mentre la durata giornaliera consentita, è ridotta di 1 ora. Le province del Lazio sono collocate tra la fascia C e quella E. Questo il dettaglio:
Leggi anche: Mascherine Ffp2 ancora obbligatorie in questi posti
Queste le zone, ma alcuni comuni montani del reatino, per esempio, sono insertiti nella zona F, senza limitazioni per orari e date. Così nelle varie province alcuni comuni potrebbero essere collocati in fasce diverse da quelle indicate, a causa del numero di giorni grado stimato per la località.