In vista degli aumenti sulle bollette già da ottobre Arera comunica che aiuterà gli italiani con un tipo di fatturazione diversa
Già a partire dall’ormai imminente mense di ottobre gli italiani riceveranno una brutta sorpresa per quanto riguarda le bollette dell’elettricità e del gas. A causa del rincaro delle materie prime, dovute principalmente alla guerra tra Russia ed Ucraina, i prezzi in bolletta inizieranno a raddoppiare già a partire dal prossimo mese.
Saranno quindi mesi duri per gli italiani che avranno come imperativo d’obbligo quello di risparmiare sia sulle bollette che sia al supermercato dal momento che l‘inflazione all’8% ha fatto lievitare anche il costo del carrello della spesa. Per quanto riguarda però il pagamento delle bollette è stata introdotta una novità per poter spalmare i costi da pagare.
L‘Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, l’Arera, per andare incontro alle famiglie italiane ed aiutarle contro il caro energia fa sapere che sarà possibile pagare le bollette del gas mensilmente e non trimestralmente così da poter “spalmare” i costi ogni 30 giorni. Chi vorrà potrà quindi non versare in un’unica soluzione il pagamento di tre mesi ma ogni mese.
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Tale richiesta era stata formulata dall‘Unione Nazionale Consumatori a tutela dei cittadini e l’aumento delle tariffe alla stessa Arera. I consumatori potranno in questo modo conoscere più frequentemente la propria spesa e di redistribuire i pagamenti delle bollette su più mesi. In questo modo, l’Arera si è definitivamente sganciato dai mercati internazionali di gas (Amsterdami) usando la media del prezzi reali del mercato all’ingrosso Psv italiano.
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In questo modo anche chi rientra ancora nel mercato tutelato potrà ricevere fatture mensili anziché bimestrali. Si tratta di un passo avanti molto importante per evitare bollette insostenibili per le famiglie o possibili conguagli esagerati. Se però da un lato Arera e Unione Nazionale Consumatori sono soddisfatti del risultato raggiunto, di tutt’altra idea è il Codacons.
Per il Codacons, infatti, l’invio mensile delle bollette del gas produrrà un aggravio di costi a carico dei consumatori, così come l‘aggiornamento mensile e non più trimestrale delle tariffe, che rappresenta una scelta dannosa per gli utenti. L’Associazione è pronta a fare ricorso al Tar dal momento che questo tipo di fatturazione produrrà un aggravio dei costi a carico delle società fornitrici, costi che saranno scaricati sui consumatori finali.