Il Codacons scende in campo per quanto riguarda il mancato pagamento delle tasse sugli extraprofitti delle aziende
Che i prossimi mesi saranno davvero duri per quanto riguarda il fattore energetico non è una novità. La guerra tra Russia ed Ucraina ha portato ad un aumento delle materie prime, soprattutto di gas ed energia, facendo, ovviamente, aumentare le fatture delle bollette. In vista dell’inverno, poi, le cose sono destinate a complicarsi ancora di più.
Il Governo ha già lanciato una campagna di sensibilizzazione che vuole aiutare gli italiani a ridurre gli sprechi in bolletta. Tra i consigli quello di ridurre il termostato lasciandolo a 19°C; preferire la doccia al bagno in vasca e non stare sotto la doccia per più di 7 minuti. In questi giorni, poi, sta tendo banco anche la notizia sul risarcimento sulle bollette. Vediamo di cosa si tratta.
Bollette, mancato versamento delle tasse delle società energetiche: scende in campo il Codacons
La Procura di Roma, nei giorni scorsi, ha aperto un fascicolo sul caso del mancato versamento della tassa sugli extra-profitti da parte delle società energetiche. A scendere in campo è stato il Codacons lanciando una costituzione di parte offesa di massa da parte degli utenti. Vediamo nel dettaglio i fatti che hanno portato all’apertura del questo fascicolo da parte della magistratura.
Con il Dl Aiuti Bis il Governo aveva previsto di incassare 10,5 miliardi di euro attraverso la famosa tassa una tantum sugli extra-profitti delle società energetiche che avrebbero dovuto versare una prima rata, pari al 40% del valore della tassa, entro il 30 giugno e il restante 60% entro il 30 novembre.
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Questo tipo di tassa era stata introdotta per compensare i guadagni delle imprese energetiche che, grazie all’aumento del prezzo del gas e luce, hanno guadagnato più del previsto. L’obiettivo della tassa era quello di recuperare le risorse da utilizzare per sostenere chi, invece, con l’aumento del prezzo di gas e luce, ha perso denaro in ragione del pagamento di bollette molto più care. Ci riferiamo dunque a imprese e le famiglie.
Ebbene, la maggior parte delle aziende avrebbe deciso di non pagare lasciando un buco di 9 miliardi nelle casse dello Stato. Dei 10,5 miliardi di euro preventivati, sarebbe stato versato solo 1 miliardo di euro. Un tale modus operandi di sottrarsi al versamento dell’imposta potrebbe integrare il reato di truffa ai danni dello Stato così come il reato p.e.p. dall’art. 11 del d.lgs n. 74 del 2000 rubricato Sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte.
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Proprio in questo contesto che si inserisce il Codacons che afferma che le aziende non possono approfittarsi della attuale situazione storica ai danni dei contribuenti e dello Stato italiano. Il Codacons chiede agli enti in indirizzo di accertare i fatti alla luce della possibile fattispecie di truffa e di reati contabili considerate le ripercussioni sul fronte erariale.
Tutti i consumatori possono inserirsi quale parte offesa nel procedimento aperto dalla Procura, e avviare così l’iter per una possibile richiesta di risarcimento del danno qualora dalle indagini della magistratura dovessero emergere illeciti. Tutti cittadini intestatari di contratti per forniture di luce e gas e in generale tutti i consumatori che realizzano acquisti preso supermercati, negozi, bar, ristoranti, ecc., possono scaricare dal sito del Codacons il modulo di costituzione di parte offesa.
In questo modo si potrà segnalare alla Procura di Roma la propria posizione di soggetto leso dagli eventuali illeciti che saranno accertati. Per tutti gli altri dettagli relativi alla compilazione del governo è possibile visitare il sito web del Codacons.