Busta paga, più soldi a settembre: ci sono degli extra

La busta paga di settembre è più ricca, per diverse voci che contribuiscono ad aumentarne l’importo. Chi ne beneficia

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Busta paga (Foto Pixabay)

Il ritorno dall’estate si è aperto con notizie non esattamente confortanti per i cittadini. I rincari stanno tutt’altro che diminuendo. E la crisi economica rischia di trasformarsi in crisi sociale. L’adeguamento della busta paga all’inflazione non è sufficiente a far fronte all’aumento delle bollette e dei prodotti alimentari. Per non parlare del carburante. Ed allora il Governo sta mettendo in atto delle misure per contenere i disagi. Anche se timidi. Quelli per il mese di settembre riguardano la busta paga.

Alcune novità sono state indrodotte dal Decreto aiuti – bis, ed altre dal decreto aiuti – ter. Riguardano principalmente i lavoratori, ma non solo. Anche altre categorie sono beneficiarie di sostegni, come i pensionati o i percettori di Reddito di cittadinanza, Naspi e Dis – Coll.

Busta paga, le maggiorazioni nel mese di settembre

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Busta paga (Foto Pixabay)

Il Decreto aiuti bis ha replicato un sostegno del precedente anno. In questo caso si parla di detrazione degli obblighi previdenziali, con un taglio del 2% sulla busta paga di settembre. Lo scorso anno invece era dello 0,8%. L’aumento del taglio probabilmente è stato determinato dall’aumento del caro vita. Il tetto di reddito per usufruire di questo beneficio è un reddito entro i 35.000 euro.

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Secondo le stime questo farà salire il netto in busta paga di circa 23,08 euro mensili lordi per chi ha un reddito di 15 mila euro e di circa 38,46 euro mensili lordi per chi guadagna intorno ai 25 mila euro. Alcuni settori produttivi usufruiranno inoltre all’aumento del salario minimo a partire dal mese di settembre.

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Inoltre è previsto il bonus 150 euro per coloro che hanno una busta paga che non superi i 1.538 euro al mese. Tuttavia questo aumento non è previsto per il mese di settembre, bensì per quello di novembre. Queste misure non ribaltano la condizione di chi versa in serie difficoltà economiche, ma può dare una piccola mano per far fronte alle utenze. Il bonus 150 euro sarà una tantum, ovvero erogato una volta sola.

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