Attenzione sulle modalità di risparmio in casa con gli elettrodomestici, in modo particolare con i frigoriferi
Il consumo energetico è una delle grandi preoccupazioni degli italiani in questo scorcio di inizio autunno. La ricerca di sistemi efficaci per risparmiare è un argomento comune di discussione con esperti che dispensano consigli e suggerimenti per evitare salassi in bolletta. Le indicazioni fornite possono essere preziosi consigli da non sottovalutare.
D’altra parte è proprio nei comportamenti quotidiani che si può intervenire con più facilità e immediatezza, dando per scontato che sarà difficile non confrontarsi con prezzi di gas e ed energia eletrica in costante ed irrefrenabile aumento sui mercati di approvvigionamento internazionale. La parte del leone nei consumi domestici la fanno gli elettrodomestici, in particolare il frigorifero.
Il frigorifero è uno degli apparecchi più usato in casa, accesso sempre tutti i giorni, tutto l’anno per 24 ore su 24. Quindi è facile considerare la sua incidenza sui costi complessivi di elettricità per una famiglia. Si può intervenire su vari livelli ma la prima accortezza è nella scelta del apparecchio proprio dal punto di vista del consumo energetico.
Si comincia con il dire che le etichettature energetiche sono cambiate. I contrassegni con le sigle dell’alfabeto sono state sostituite con i colori e le lettere. Il livello massimo di efficenzia energetica corrisponde al verde scuro con la lettera A, mentre il livello più elevato di consumi è in rosso scuro analogo alla classe G, da evitare assolutamente.
La classe D in giallo corrisponde alla vecchia A+++ quindi con un livello di risparmio energetico abbastanza elevato. Mentre la classe E raggruppa molti elettrodomestici e frigoriferi con i consumi della precedente suddivisione A++. Quindi un frigo in casa di etichettatura energetica E garantisce già un buon uso dell’elettricità.
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Secondo i dati forniti da ENEA, gli apparecchi di vecchia generazione consumano molto di più, un classe A+++ da 300 litri (etichetta gialla D), consuma in media uno meno di 138 kWh/anno. Uno in classe A++ (etichetta giallo scuro E), consuma da 205 a 138 kWh/anno. Infine uno A+ (etichetta arancio F) onsuma in media dai 274 ai 206 kWh/anno. Uno scarto notevole come si vede a fronte di un costo maggiore all’acquisto per un apparecchio più efficente.
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Ma resta un investimento che nel tempo si ammortizza grazie ai consumi ridotti e alle conseguenti spese minori in bolletta. La differenza tra apparecchi a alta effecienza energetica e quelli a bassa è evidente e in questo momento potrebbe essere un valido modo per risparmiare in breve tempo.