Sono tante le persone in Italia che non riescono a pagare le bollette del gas e dell’elettricità. Ecco cosa accade ai morosi
Già dal 1° ottobre gli italiani vedranno lievitare le bollette di gas ed elettricità a causa del rincaro delle materie prime dovute principalmente alla guerra tra Russia ed Ucraina. Tra inflazione e aumento delle materie prime la parola d’ordine degli italiani in vista dell’inverno è sicuramente “risparmiare”.
Per aiutare la popolazione a fronteggiare questa crisi è sceso in campo anche il governo con una serie di aiuti che riguardano anche le bollette. Nonostante ciò molti italiani comunque non riescono a pagare le utenze di gas ed elettricità, diventando così, di fatto, morosi. Ma cosa accade se non si pagano le bollette?
Bollette e morosità: ecco cosa accade se non si pagano
Se non paghiamo una bolletta della luce non ci sarà immediatamente staccata la fornitura ma prima arriverà un sollecito di pagamento tramite raccomanda o Pec con la messa in mora del cliente e la richiesta di pagamento. Se dopo aver ricevuto il sollecito non si paga entro 15 giorni allora la potenza della fornitura sarà tagliata del 15%.
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Se poi il debito ancora non sarà saldato allora la fornitura sarà disattivata e sospesa; se poi si paga il debito si potrà ottenere il ripristino della fornitura nelle 48 ore successive. Se invece la morosità persiste, e decorrono altri dieci giorni, la fornitura verrà definitivamente chiusa. Per poterla riattivare, si deve stipulare un nuovo contratto, che naturalmente ha un costo.
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Per quanto riguarda invece il gas non è prevista nessuna riduzione della fornitura ma se entro il 15 giorni successivi alla diffida non avviene il pagamento allora avviene la sospensione della fornitura e dopo 10 giorni la chiusura del contratto. Dunque non è mai possibile sospendere la fornitura senza un preavviso al cliente.
Coloro che hanno maggiori difficoltà economiche possono richiedere anche la rateizzazione delle bollette se il loro importo è superiore a 50 euro. La rateizzazione può essere concessa se arriva una bolletta di conguaglio con un importo superiore al 150% dei consumi stimati degli ultimi 12 mesi. Oppure se c’è stato un malfunzionamento del contatore o una mancata lettura.