Maria Sole Ferreri Caputi, primo arbitro donna della serie A ha un altro lavoro. Che le conferisce ancora più prestigio
Un passo avanti verso l’inclusione di genere in un mondo dominato da uomini quale è il calcio. Già da qualche decennio si è assisitito all’incremento delle tifose donne, a detta di molti, tra le più accanite dello sport mondiale per eccellenza. Ed ora arriva Maria Sole Ferreri Caputi, la 31enne toscana, prima donna ad arbitrare la Serie A. La prima partita del campionato che la vedrà protagonista sarà la competizione Sassuolo – Salernitana, in programma per domenica 2 ottobre.
E quest’evento entrerà nella storia del calcio. Nella stagione 2021/2022 c’è stato il primo grande passo verso la Serie A. Il 15 dicembre scorso Ferrieri Caputi ha diretto l’incontro Coppa Italia Cagliari-Cittadella, i sedicesimi di finale della Coppa Italia. Dai riscontri, il lavoro della 31enne toscana ha ricevuto grande plauso da parte dei colleghi uomini. Si è contraddistinta per grande professionalità.
Maria Sole Ferreri Caputi, non solo la passione per il calcio
La Ferreri Caputi è laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali all’Università di Pisa, ed ha un’altra laurea in Sociologia all’Università di Firenze. Nata a Livorno il 20 novembre 1990, Maria Sole al momento ha un ruolo di ricercatrice universitaria, ed un impiego a Bergamo in un centro studi di diritto del lavoro. Quindi intellettuale oltre che donna con figura centrale nel mondo del calcio.
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Riuscire a coniugare entrambi gli incarichi molto impegnativi è comlicato. Tuttavia sembra che Maria Sole riesca a districarsi con successo in tutti i lavori che fa. E questo merito non può essere ignorato, nemmeno in un mondo come quello dello sport.
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Gianluca Rocchi, responsabile della Can nel corso di un incontro in Figc con i media ha commentato: “Le qualità di Ferrieri Caputi sono indiscutibili, starà a lei dimostrare di meritarsi la Serie A. Senza darle troppa responsabilità. Non sarà l’unica che farà un esordio veloce, vogliamo accelerare i tempi a tutti. Lei è entrata nel gruppo come un arbitro qualsiasi, trattata dai ragazzi come un arbitro qualsiasi, per quanto mi riguarda non ho altro che dirle che farle un in bocca al lupo”.