Il decreto energia ha previsto un fondo da 20 milioni per sostenere gli automobilisti che dovranno cambiare le gomme
L’inflazione attanaglia sempre più famiglie e piccole imprese. Per fronteggiare la crisi dei prezzi le istituzioni sono intervenute più volte con decreti che hanno concesso delle piccole misure di sostegno alla fase delicata attraversata dai possessori dei redditi più bassi. Infatti sia a livello istituzionale che su iniziativa di alcuni privati si va avanti a piccoli aiuti e sostegni che consentono di sostenere molte situazioni in bilico sotto il profilo finanziario a causa dell’inflazione.
L’ultimo intervento voluto dalle forze politiche del governo uscente è stato il bonus pneumatici. Infatti, per sostenere coloro che saranno costretti a cambiare le gomme dell’auto in vista dell’inverno è stato previsto un rimborso da 200 per l’acquisto di pneumatici ecosostenibili. Si tratta degli pneumatici appartenenti alla classe C1 che consentono un risparmio di carburante del 7%.
Bonus da 200 euro per il cambio gomme
Un modo, quindi, per sostenere chi è in difficoltà e nello steso tempo cercare di inquinare sempre di meno incentivando l’utilizzo di strumenti meno invasivi per l’ambiente. I veicoli che possono aderire, però, all’iniziativa sono soltanto quelli di categoria M1. Basta verificare sul libretto di circolazione per vedere se il proprio veicolo rientra tra quelli oggetto dell’incentivo.
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Per quanto riguarda le modalità basta andare a cambiare le gomme presso un gommista che ha aderito all’iniziativa. Successivamente entro 3 mesi si potrà fare richiesta di rimborso. Questo provvedimento si aggiunge per gli automobilisti alla proroga del taglio delle accise sui carburanti che tiene il prezzo degli stessi fissato con uno sconto di 30 centesimi di euro al litro.
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La proroga scadrà il 31 ottobre. Con ogni probabilità sarà prorogata ulteriormente ma sarà il nuovo esecutivo italiano a doversi occupare di una nuova scadenza. Il mese di ottobre passerà quasi interamente per la costituzione del nuovo governo. Nella migliore delle ipotesi si potrà avere il nuovo esecutivo dopo il 20 ottobre.