La sentenza: Lidl non può più vendere questo prodotto

Il Tribunale Federale Svizzero si è espresso: la Lidl non potrà più commercializzare un noto prodotto di cioccolato

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lindt (Foto Facebook)

Sono in arrivo delle vere e proprie rogne per la Lidl, la celebre catena di supermercati tedesca presente anche in Italia. Secondo quanto riportato da Sky Tg24 il supermercato non può vedere più un tipico snack pasquale e dovrà addirittura distruggerne le rimanenze in giacenza nei magazzini.

La particolare sentenza è stata emessa dal Tribunale Federale Svizzero che ha affermato che lo snack pasquale in questione potrebbe essere confuso con quello di una nota azienda d’Oltralpe specializzata in dolciumi e cioccolato. Ma di cosa si tratta nel dettaglio? Scopriamo insieme questa vicenda.

Lidl, tribunale si esprime: ritirato il prodotto di cioccolata

coniglietto Lindt
coniglietto Lindt (Foto Lindt)

La Lidl non potrà più creare e vendere dei conigli di cioccolato dal momento che sono troppo simili a quelli prodotti dalla Lindt. A stabilirlo, come detto, è stato il Tribunale Federale Svizzero in seguito a un ricorso presentato dall’azienda di dolciumi svizzera ai danni della nota catena di supermercati tedeschi.

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Si tratta dell’ennesima sentenza che riguarda le due aziende che sono in conflitto da ormai un anno per violazione del marchio. Nel corso degli anni, infatti, la Lindt ha ingaggiato varie battaglie legali per proteggere dalle imitazioni uno dei suoi prodotti di maggior successo: il coniglio pasquale. Nel 2001 l’azienda ha ottenuto l’attribuzione di un marchio specifico e legalmente tutelato relativo alla forma tridimensionale dei coniglietti.

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Il coniglietto di cioccolato di Lindt è in posizione accovacciata ed è venduto avvolto in un foglio color oro, sfoggia inoltre un nastro rosso e un campanellino. E’ venduto in varie dimensioni ed è uno dei prodotti più consumati del marchio svizzero nel periodo di Pasqua. “Il coniglio di cioccolato di Lindt & Sprüngli avvolto in un foglio di alluminio (dorato o in un altro colore) può rivendicare la protezione del marchio contro il prodotto concorrente di Lidl. Lidl non può più vendere il suo coniglio a causa del rischio di confusione” – questa la motivazione dettagliata del Tribunale.

Ribaltata dunque la sentenza emessa solo un anno fa da un tribunale commerciale del Paese che si era pronunciato contro il gigante della cioccolata. Per raggiungere questo esito, l’azienda ha presentato dei sondaggi in cui si dimostrerebbe che il rischio di confusione nei consumatori era concreto.

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