Il primo arbitro donna della Serie A è laureata. Qual è la carriera universitaria di Maria Sole Ferreri Caputi, 31enne toscana
Nelle prime file della cronaca sportiva in questi giorni è presente il volto e la storia di Maria Sole Ferreri Caputi, prima donna italiana ad arbitrare la Serie A. La prima partita diretta dalla 31enne toscana avrà luogo il 2 ottobre prossimo. La competizione sarà tra Sassuolo e Salernitana. Lo scorso dicembre la Ferreri Caputi ha arbitrato con successo l’incontro valevole per i sedicesimi di finale di Coppa Italia Cagliari-Cittadella. Una partita controversa, dove la prestazione di Maria Sole è stata giudicata ottima dal designatore degli arbitri.
Dal prossimo 2 ottobre entrerà nella classifica dei primi tre arbitri donna di sempre nella storia del calcio nei primi cinque campionati europei. Prima di lei hanno diretto una gara solamente Bibiana Steinhaus (in Bundesliga) e Stéphanie Frappart (in Ligue 1).
Maria Sole Ferreri Caputi, arbitro ed intellettuale
Oltre che arbitro di Serie A, Maria Sole Ferreri Caputi è anche dottoressa per due volte. Ha conseguito due lauree all’Università di Firenze ed all’Università di Pisa, rispettivamente in Sociologia e Scienze politiche e Relazioni internazionali. Dopo la laurea ha iniziato una carriera universitaria che accosta alla passione per il calcio. È ricercatrice, ed ha un impiego stabile a Bergamo in un centro studi di diritto del lavoro.
Leggi anche: Gf Vip, Ginevra Lamborghini a sorpresa: “Ecco quanto guadagno”
Come arbitro professionista ha esordito nel 2015 dirigendo Levito-Atletico San Paolo. Riesce a districarsi tra gli impegni universitari e sportivi in maniera esemplare. Due professioni di alto livello portate avanti con impegno.
Leggi anche: Alimenti, Totti rifiuta la richiesta di Ilary Blasi: quanto è disposto a dare
Gianluca Rocchi, responsabile della Can nel corso di un incontro in Figc con i media, ha commentato la presenza di Maria Sole Ferreri Caputi in serie A: “Le qualità di Ferrieri Caputi sono indiscutibili, starà a lei dimostrare di meritarsi la Serie A. Senza darle troppa responsabilità. Non sarà l’unica che farà un esordio veloce, vogliamo accelerare i tempi a tutti. Lei è entrata nel gruppo come un arbitro qualsiasi, trattata dai ragazzi come un arbitro qualsiasi, per quanto mi riguarda non ho altro che dirle che farle un in bocca al lupo”.