Non tutti sanno che la mancanza dei prezzi sui menu dei ristoranti può diventare un appiglio per i clienti
L’inflazione sta mettendo in difficoltà le famiglie e i cittadini. La spesa dei beni di consumi quotidiani e delle bollette è aumentata pesando inevitabilmente sul bilancio familiare e sui redditi bassi e medio bassi. In questo scenario si stanno verificando anche casi di conti salati presentati da alcuni esercenti.
Le piccole attività stanno accusando l’aumento delle bollette. Il terzo trimestre ha avuto tariffe che hanno raddoppiato il costo delle bollette degli esercizi commerciali rispetto all’anno precedente. Tuttavia, alcune leggerezze possono anche costare caro ai ristoratori verso i propri clienti.
Infatti, un decreto regio impone agli esercizi commerciali di esporre i prezzi delle pietanze. Nel caso in cui mancano i prezzi esposti all’esterno e addirittura sul menu il cliente può richiederli. Qualora la richiesta di verificarle i prezzi sia inevasa perché non sono disponibili e tantomeno il cameriere comunica i prezzi su richiesta come è suo obbligo fare, il cliente può andare via senza pagare il conto.
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Infatti quello che intercorre tra cliente e ristorante è un contratto con degli obblighi e dei diritti reciproci. Tra questi c’è la conoscenza dei prezzi del menu. Intanto, in caso di mancata esposizione si incorre in una multa di 308 euro e vale per tutti gli esercenti in caso di controllo. Tuttavia, l’obbligo verso il cliente a tavola si può esplicare anche su richiesta del cliente.
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In mancanza della comunicazione richiesta dal cliente a tavola quest’ultimo ha il diritto di non pagare il conto per inadempienza del ristoratore. Alcune settimane accadde un fatto simile in un bar dove ad un cliente al banco venne chiesto di pagare 2 euro un caffè. Non essendo esposto un tariffario il cliente rifiutò di pagare e chiese l’intervento della polizia locale che multò l’esercente.