Le casalinghe, o i casalinghi, secondo le stime di uno studio avrebbero diritto a stipendio da capogiro per le ore lavorate
Le casalinghe sono figure che vengono poco amate dalle fautrici dell’emancipazione femminile. Questo perché un’indipendenza economica è fondamentale per l’autonomia all’interno di una coppia. Purtroppo la vita attuale e le politiche del lavoro penalizzano ancora le aspiranti lavoratrici, in alcuni casi impedendogli letteralmente di conciliare gli impegni professionali con quelli della maternità.
E molte, stimate in Italia una donna su sei, sono costrette a rinunciare alla professione per lavorare in casa. Tuttavia è un impegno non da poco. Autiste, insegnanti, psicologhe, contabili, manager, addette alle pulizie, operaie, lavandaie, babysitter. Dieci figure professionali racchiuse in una: casalinga. E la retribuzione è zero.
Casalinghe, lo stipendio stimato secondo Salary
Sommando tutte queste professioni, con una media settimanale di 94 ore lavorate, lo stipendio delle casalinghe dovrebbe essere retribuito con una cifra vicina ai 7mila euro al mese. Circa 83 mila euro l’anno. Al pari di un manager aziendale. Ed invece è zero. Come sono zero le contribuzioni ai fini pensionistici. Questi numeri sono stati ricavati dal sito americano Salary considerando una retribuzione oraria delle varie professioni svolte. Cifra che nelle grandi città mondiali, come New York, Roma, Milano, Parigi, dove governante e psicologa conseguono ben altre cifre.
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l risultato si ottiene moltiplicando il numero di ore trascorse, tra una lavatrice e una corsa per portare i figli in piscina, con le tariffe medie delle diverse categorie professionali. La somma finale, niente affatto trascurabile, è pari a quella di un quadro di un’azienda o di un manager di buon livello: 6.971 euro al mese.
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La situazione italiana viene commentata da Alessia Mosca, capogruppo Pd nella Commissione Politiche Europee: “Sicuramente la posizione dell’Italia è insostenibile, senza contare il fatto che c’è moltissimo lavoro in Italia che viene fatto da quelle che vengono definite casalinghe ma in realtà non lo sono affatto perché aiutano il marito nella piccola azienda di famiglia. Ci troviamo così di fronte a occupazioni sommerse proprio in un Paese che ufficialmente ha il più alto tasso di casalinghe”.