A causa dell’inflazione fare la spesa al supermercato è diventato sempre più caro: ecco cosa fanno le famiglie
Non sono affatto mesi facili quelli che gli italiani stanno attraversando e dovranno attraversare anche nei prossimi mesi. L‘inflazione ha ormai raggiunto livelli record che non si vedevano dal 1983, raggiungendo picchi del 9%. A questo scenario si aggiunge poi il caro bollette dovuto all’aumento delle materie prime a causa della guerra tra Russia ed Ucraina.
In questo scenario di crisi la parola d’ordine degli italiani diventa “risparmiare” e il risparmio passa anche attraverso il carrello della spesa. L’aumentare dei prezzi al supermercato sta avendo come conseguenza il fatto che gli italiani stanno comprando sempre meno alimenti.
A lanciare l’allarme è il Presidente nazionale di Udicon (Unione per la Difesa dei Consumatori), Denis Nesci, che riferisce che le famiglie italiane affrontano la crisi riducendo drasticamente gli alimenti. Le famiglie bruciano i risparmi per colpa dell’inflazione e del caro vita e hanno incominciato a comprare meno prodotti alimentari, rinunciando ad acquistare soprattutto beni come carne, pesce, latticini e insaccati.
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Quello che traspare è la preoccupazione degli italiani che sono spaventati dal peggioramento della situazione economica globale. Per questo motivo al supermercato i carrelli della spesa si riempiono sempre più di prodotti economici e necessari. Un calo di consumi davvero preoccupante.
Per questo motivo che Federdistribuzione che chiede al Governo misure urgenti, a fronte di un’inflazione media all’acquisto che sale al +15%. Se a questo 15% di incrementi nei listini dei fornitori si aggiunge il 5% dei rincari energetici si arriva a un 20% di incremento dei costi nel corso dell’anno. Alcuni punti vendita hanno già chiuso.
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Ad aumentare maggiormente a causa dell’inflazione sono i generi alimentari sia lavorati che non lavorati che hanno raggiunto un +11% a cui seguono a ruota gli alimenti freschi. Il carrello della spesa da giugno cresce più dell’indice generale dell’inflazione e fotografa il drammatico percorso che le aziende della distribuzione hanno affrontato negli scorsi mesi a fronte dell’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia.
Quello che aziende di settore chiedono è un intervento urgente da parte del governo per introdurre nuove misure che vanno dall’innalzamento ulteriore del credito d’imposta, alla rateizzazione delle bollette, dalla possibilità di ammortamento dei costi energetici, alla copertura del periodo luglio-settembre e dei mesi successivi a dicembre 2022.