Il mondo in cui viviamo è fatto ormai anche di digitale e nel digitale si muovono le criptovalute ma se volete investire come dovete muovervi? Ecco qualche consiglio
Guadagnare per cercare di arrivare a fine mese senza dover tirare davvero la cinghia e penalizzare la propria famiglia è un problema comune a tutti ormai e c’è chi pensa agli investimenti per poter rinpinguare un po’ il conto.
Le crptovalute sono la nuova moda del momento nel mercato di chi fa trading ma si tratta di un terreno che potrebbe essere solido come pure inghiottire gli sprovveduti in un momento, mandando interi bilanci familiari gambe all’aria. Esistono però, e sono gli esperti finanziari a dirlo, alcune criptovalute un po’ più solide.
Far nascere una criptovaluta è facile come mettere in fila qualche stringa di codice (se sapete come fare) ed è per questo che ormai il bosco di valute virtuali è fitto e intricato, respingente per chi non è un addetto ai lavori. Ma non deve per forza essere così. E con i consigli degli esperti è possibile muoversi in modo un po’ più sicuro.
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Prima di passare a darvi qualche nome vogliamo però comunque sottolineare che si tratta di un mercato a tutti gli effetti e che potreste trovarvi a guadagnare grandi somme e a perderle nel giro di pochi minuti, non ore e non giorni ma secondi. Investite consapevolmente e soprattutto non usate tutto il vostro denaro, mantenete un cuscinetto per i momenti che non si possono prevedere.
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Fatta la dovuta premessa se volete investire in criptrovalute non potete non pensare ai Bitcoin. Nonostante il loro valore sia sceso nei mesi recenti ma siamo comunque su 44 mila dollari per un singolo bitcoin. Se riuscite a mettere le mani anche solo su qualche spicciolo di bitcoin, i lcui nome tecnico è satoshi. Altra criptovaluta molto solida è Ethereum, collegata spesso agli NFT e con un valore per singola unità pari a 33mila dollari. Per chiudere la carrellata vi segnaliamo infine i Tether. La differenza con le criptovalute precedenti è che qui siamo di fronte a una cosiddetta stablecoin, legata quindi a valute esistenti ed è per questo un po’ meno volatile.