Benzina, in arrivo nuovi aumenti: cosa succede

L’Opec ha tagliato la produzione di petrolio per i prossimi mesi. La conseguenza in arrivo è l’aumento dei carburanti

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Carburante (foto Unsplash)

Le tensioni internazionali e le incertezze sull’andamento dell’economia mondiale per i prossimi mesi e per il medio e lungo periodo hanno più ombre che certezze. Questa è la ragione principale della decisione dell’Opec, l’organizzazione dei principali produttori di petrolio al mondo di produrre meno barili di petrolio.

Il taglio equivale a 2 milioni di barili al giorno in meno. Ufficialmente la motivazione è legata al fatto che l’economia mondiale si avvia balla recessione. Il forte aumento dei tassi di interesse della banca americana seguita, anche se in termini più leggeri, dalla Bce provocheranno una frenata dei consumi.

L’Opec taglia la produzione e il carburante aumenta

benzina
benzina (Foto Pixabay)

Tutto ciò per i produttori si tradurrà nel lungo periodo in minori consumi di petrolio e per questo motivo è arrivato il taglio. La conseguenza di questa scelta è stato l’immediato aumento dei prezzi del petrolio sul mercato e il conseguente aumento già registrato al distributore secondo gli aggiornamenti del Mise.

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Infatti, l’osservatorio sui prezzi ha registrato un incremento del prezzo medio della benzina al self da 1,639 a 1,641 al litro. Il prezzo medio di vendita del diesel self si registra su 1,745 euro/litro rispetto a 1,744 precedenti. Per quanto riguarda il servito, per la benzina il prezzo medio è di 1,791 euro/litro; per il diesel servito è di 1,791 euro/litro.

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Scende il prezzo del gpl che va da 0,814 euro/litro a 0,790 al litro. La mossa potrebbe provocare dei rincari più sostanziosi nelle prossime settimane. Infatti, il taglio della produzione può innescare speculazioni. Secondo la Casa Bianca la posizione dell’Opec è di appoggiare la Russia in risposta alla decisione del tetto al prezzo del petrolio russo da parte dell’Unione europea.

“È chiaro che con la sua decisione , l’Opec si sta allineando con la Russia ed è un errore, ha riferito la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre. Gli Stati Uniti intendono rispondere con degli strumenti per contrastare il controllo dell’Opec del mercato. Probabile il lancio di 10.000 barili di petrolio interno.

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