Il caro bollette inizia a farsi sentire per le piccole attività d’impresa. Dura la decisione di alcuni gestori di palestre
Il caro energia inizia a mietere i primi segnali di difficoltà per le piccole attività d’impresa. Dopo le proteste dei panificatori per i costi eccessivi delle bollette di energia elettrica ora tocca ad un altro settore prendere dei provvedimenti per non rischiare la chiusura. Si tratta, in particolare, delle palestre.
Infatti, nella zona di Treviso alcuni gestori, trovandosi dinanzi alle bollette alte basate sulle tariffe del terzo trimestre dell’anno, hanno reagito cambiando le regole per gli utenti. Infatti, alcune palestre non offriranno più il servizio doccia dopo l’allenamento. E’ un provvedimento preso per abbassare i costi energetici in vista del quarto trimestre dove i rincari si annunciano più alti del 59% rispetto al già costoso secondo trimestre dell’anno.
Il Messaggero ha raccolto alcune testimonianze dei gestori della zona: “In altre palestre c’era preoccupazione perché gli abbonamenti all inclusive hanno subito un’impennata per far fronte ai rincari e risparmiare sulle docce a casa”, ha ricordato una istruttrice di pilates che gestisce una palestra.
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Poi aggiunge preoccupata: “Stiamo tremando nell’attesa della bolletta di settembre, abbiamo già cambiato tutte le luci ottimizzando con lampade a led. E, quest’anno abbiamo ritoccato la retta di 20 euro. Del resto eravamo fermi al 2000 con le tariffazioni”, conclude. Oltre alle docce i cambiamenti riguarderanno anche la temperatura nei locali. In molti non andranno oltre i 19 gradi centigradi.
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Una situazione difficile e che costringe diversi piccoli imprenditori ad intervenire già da ora. Infatti, il ritocco verso l’alto delle tariffe dell’energia elettrica riguardano i consumi del trimestre ottobre, novembre e dicembre. E’ questo il momento di prendere dei provvedimenti per non trovarsi spiazzati da bollette insostenibili. Difficile la situazione dei panifici il cui costo principale è quello dell’energia elettrica necessaria per alimentare i forni. Inoltre, il prodotto in vendita non può essere aumentato oltre una certa misura.