La crisi energetica sta orientando i consumatori su altri mezzi per produrre energia alternativa con il rischio di truffe
La crisi energetica non trova ancora una soluzione e in Italia si avvia alla fase più acuta in termini pratici. Infatti, sono state aggiornate per l’ultimo trimestre del 2022 le tariffe dell’energia elettrica e sono aumentate ancora. Stavolta l’aumento è ancora più corposo di quello del trimestre precedente che già aveva prodotto bollette pazzesche.
Infatti, su quel riferimento è pronto un aumento del 59%. Sono attese, in sostanza delle bollette della luce di entità tali da toccare la stabilità dei redditi delle famiglie. Infatti, se fino a qui gli aumenti più corposi avevano riguardato le attività d’impresa, stavolta gli incrementi saranno tali da far arrivare bollette importanti anche alle abitazioni.
Intanto da diversi mesi i cittadini si stanno organizzando per trovare delle soluzioni alternative specie per il gas. Il problema principale riguarda le aree più fredde del Paese dove non si può fare a meno di accendere i termosifoni. Tuttavia, tra le alternative al gas sempre più caro in tanti hanno scelto le stufe a pellet.
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Si tratta di materiale combustibile proveniente per lo più dagli scarti delle lavorazioni del legno. In tanti stanno acquistando stufe e installando anche impianti al pellet in modo da riscaldare anche l’ambiente e ottenere anche l’acqua sanitaria calda. Tuttavia, la crescita della domanda di pellet non solo ne ha fatto aumentare il prezzo ma ha prodotto anche diversi casi di truffe.
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Molte truffe si stanno intensificando online. Infatti, in tanti stanno cadendo nel tranello di offerte di pellet a buon prezzo se acquistato a bancali. In tal modo, però, si ritrovano a pagare merce che poi non arriva. L’ultimo caso è accaduto ai danni di alcuni cittadini di Vicenza. L’arma dei carabinieri è riuscita a scovare, però, i due truffatori.