Ecco cosa succede se si prosegue ad utilizzare il proprio veicolo anche se su di esso grava un debito decennale legato al bollo. I dettagli
In questo momento storico, legato all’attuale crisi internazionale e ad endemiche difficoltà economiche, i sacrifici sul piano collettivo e individuale, nonché sotto il precipuo – e ben più preoccupante – ambito familiare, non si contano: la progressiva limatura del potere d’acquisto sta concretamente riducendo le scelte sui beni di consumo (afflitti dall’aumento dei prezzi) nel range dei beni essenziali.
Di fronte alla prospettiva dell’altrettanta riduzione della capacità di risparmio, ci si dovrebbe iniziare a domandare quanto di ciò che è proprio possesso non debba passare per l’anello di fuoco della rinuncia. Quali beni non è più possibile permettersi. E non è un’istanza oggi del tutto peregrina nel contesto di talune fasce di cittadini. Quando si pensa a beni specificatamente dispendiosi e da mantenere annualmente, non si può non riferirsi al possesso di un’automobile.
Bollo auto non pagato per 10 anni: se non arriva l’avviso di pagamento?
Il possesso di un veicolo a quattro ruote, si sa, costituisce una fonte di inesauribili spese tanto di natura ordinaria quanto di natura straordinaria. L’incidenza nei bilanci familiari è andata crescendo, con tutta evidenza, nei recenti mesi dell’aumento del prezzo del carburante, posto in seguito a regime di calmierazione tramite la riduzione delle accise statali.
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Non ultime di importanza, vi sono le spese annuali legati agli obblighi di legge: ovverosia, il pagamento della polizza assicurativa e la corresponsione del bollo auto. Se il primo è effettuato nell’ambito della garanzia di recuperare le conseguenze economiche di un qualsiasi danno, furto o incendio, la seconda è sancita in nome del possesso di un veicolo, a prescindere dal suo utilizzo o meno.
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Essendo una tassa, il bollo, oltre a costituire – come detto – obbligo di legge, fa sì che ogni mancato pagamento rappresenti l’assenza di versamento d’imposta. Con tutte gli effetti del caso: stiamo parlando dell’iniziale recapito di un avviso bonario di pagamento, e successivamente l’arrivo della cartella esattoriale. Non serve un’inadempienza decennale per rischiare la radiazione forzosa del veicolo dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA); bastano infatti tre anni. Ma se nel corso dei tre anni dalla scadenza dell’annualità, non è pervenuto alcun avviso di pagamento, allora il versamento del tributo regionale non è più dovuto: subentra dunque la prescrizione.