Focus sulla manutenzione da affrontare nel mese di ottobre per la stufa a pellet, come garantire un funzionamento ottimale
Ormai l’utilizzo del pellet come combustibile da riscaldamento alternativo al gas è sempre più diffuso. Secondo uno studio dell’Associazione italiana energie agroforestali (Aiel) le vendite di stufe alimentate a pellet e legna nei mesi tra gennaio e maggio 2022 sono aumentate del 28 per cento rispetto allo scorso anno.
La scelta dei consumatori verso le biomasse è motivata dalla ricerca di una valida alternativa al gas, in considerazione dei rincari meassicci dei prodotti energetici in bolletta, e la convinzione della qualità green delle biomasse, pellet in particolare. Inoltre fino a pochi mesi fa il costo del prodotto di origine lignea era estremamente vantaggioso con confezioni da vari al prezzo di pochi euro. Anche se oggi i prezzi sono aumentati.
Tuttavia è necessario avere delle particolari accortezze nell’uso della stufa a pellet. Oltre alla scelta di combustibile di alta qualità che garantisca anche la composizione dei fumi prodotti e l’origine del legname da cui si produce il pellet, è necessario rispettare le norme di legge in termini di accensione, efficienza energetica e potenza termica diretta.
Infatti le Regioni nelle quali le stufe a pellet sono più diffuse (Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna) hanno regolamente severi riguardanti l’uso di dette fonti di riscaldamento. In particolare per la produzione e l’emissione di fuliggine e particolato atmosferico PM10.
Per queste ragioni la pulizia della canna fumaria e del comignolo è molto importante. Sia al fine di un uso funzionale ed efficiente della stufa, sia per scongiurare pericolosi incidenti domestici di combustione o di emissione di gas all’interno della casa, sia per evitare sanzioni amministrative anche pesanti.
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Ogni 200 chilogrammi di pellet bruciato è consigliabile controllare la canna fumaria e comunque il mese di ottobre si può ottemperare alla legge. Quella che regola tale materia è la normativa UNI 10683. Di fatto si consiglia un ciclo di pulizia ogni anno, coattivo nel caso di canne fumarie condominiali.
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Comunque anche nell’eventualità di canne fumarie e comignoli di pertinenza privata è necessario seguire queste norme se si vuole essere tutelati ed evitare problemi con le prescrizioni previste.