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Alimentazione

Tonno in scatola anche travolto dall’inflazione: cosa succede

Sono tantissimi i prodotti alimentari il cui prezzo sta aumentando vertiginosamente a causa dell’inflazione: tra questi anche il tonno in scatola

tonno in scatola (Foto Pixabay)

L’inflazione che ormai ha raggiunto il 9% ed il caro bollette stanno mettendo a dura prova le tasche degli italiani. Nonostante siano tanti i provvedimenti presi dal governo per aiutare i cittadini a fronteggiare questa crisi socio – economica, questi si trovano sempre più in difficoltà e la parola d’ordine in vista dei prossimi mesi è sicuramente “risparmio”.

Se da un lato l’aumento delle materie prime ed il conseguente caro bollette stanno costando veramente caro, dall’altro lato i carrelli del supermercato iniziano a riempirsi sempre di meno. Sono tanti gli italiani che, infatti, evitano di comprare i prodotti più cari come carne e pesce che, a causa dell’inflazione hanno raggiunto prezzi record. Ad aumentare a breve potrebbe anche essere il tonno in scatola.

Tonno in scatola, potrebbe sparire dai supermercati?

tonno in scatola (Foto Pixabay)

L’ANCIT, l’Associazione Nazionale Conservieri Ittici, in un comunicato annuncia la crisi del tonno in scatola. I costi dell’attività produttiva hanno ormai raggiunto altissimi livelli a causa dei rincari energetici pari ad un +300% nell’ultimo anno. Questi costi si riversano su tutte le materie prime a partire dal pesce, aumentato del 30%, dall’olio e per tutti i materiali di imballaggio che sono cresciuti del 50%.

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Come tantissimi altri settori anche quello ittico e conserviero sta soffrendo per i rialzi continui della bollette dell’elettricità. Il settore si trova davanti ad una crisi irreversibile e chiede sostegno al governo oltre che una collaborazione da parte di tutta la filiera ittica. A gravare sul settore, poi, anche la siccità ed ovviamente la guerra tra Russia ed Ucraina.

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La siccità ha causato uno scarso raccolto di olive e quindi dell’olio usato per la conservazione, cosa che ha portato il prezzo ad un +31% per l’olio d’oliva e del +19% per l’extravergine d’oliva rispetto ad un anno fa. L’invasione dell’Ucraina, principale fornitore al mondo di olio di girasole, ha fatto registrare un incremento del +41,6% nell’ultimo anno.

Al momento non si ha certezza su niente, né se i costi del tonno in scatola aumenteranno a breve o sé il prodotto tenderà a diminuire drasticamente sugli scaffali del supermercato. Inoltre se non si corre ai ripari si inizia a compromettere il futuro delle stesse aziende ittiche e conserviere.

Pubblicato da
Ramona Buonocore