Le fatture delle utenze hanno un recapito fisso, pertanto ogni mancato arrivo è un segnale di disservizio. Cosa bisogna comportarsi
La parola “bolletta” sembra la parola chiave dei mesi occorsi dal mese di febbraio scorso, quando ha preso vita la crisi internazionale sorta dal conflitto in Ucraina e si è declinata in un generalizzato aumento del prezzo delle risorse energetiche all’interno delle economie europee. Sulla sponda italiana, l’affiancamento con l’esponenziale crescita dell’inflazione ha generato doppiamente riflessi sulla situazione economica dei cittadini.
Le circostanze che ora si trovano a vivere talune famiglie colpite nella riduzione del potere d’acquisto e della capacità di risparmio non possono non costringere ad una ridefinizione negativa sullo stesso bilancio familiare. I consumi legati alle utenze domestiche di acqua, luce e gas sono dunque i protagonisti di un deterioramento assegnato alle stesse abitudini di utilizzo dei servizi.
Bollette, a chi rivolgersi in caso di mancato recapito
L’appuntamento con un radicale cambio di abitudini del consumo energetico è difficilmente rinviabile, ed ogni decorso di questa crisi che attanaglia sempre di più i portafogli si può osservare con puntualità, al recapito della bolletta. La consultazione delle voci di spesa offre comprensibilmente sempre meno soddisfazioni ma il dovere di passare in rassegna gli importi da corrispondere è un dovere di ciascun utente.
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Prosegue, sebbene in misura ridotta, il recapito postale delle fatture dei diversi gestori; ma prende progressivamente piede il recapito telematico, preannunciato da una comunicazione email del fornitore, dalla quale sappiamo che potremo trovare la bolletta sul profilo attivato dal sito della Società e scaricare il documento in PDF, decidendo di stamparlo o scaricarlo sul nostro PC.
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Coloro che non hanno la possibilità di attivare un proprio account, possono rivolgersi al settore contabilità del servizio clienti telefonico, con il quale è possibile interagire con un operatore. Talvolta, i segnali che il documento possa essersi “smarrito” lungo la strada – a meno che non sia stato emesso per tempo – sono dati dalle nostre stesse scelte di pagamento: in particolare, l’opzione di addebito automatico sul conto corrente induce al prelievo dell’importo prima ancora che si prenda possesso dei dettagli, che siano in forma cartacea o telematica. In tal caso, spesso il caro e vecchio contatto telefonico è tutt’oggi risolutivo, eventualmente preceduto dalla revoca del prelevamento diretto sul conto.