Affitto, l’inquilino può rescindere in qualsiasi momento?

Ecco quali conseguenze comportano le diverse tipologie di chiusura anticipata del contratto di locazione. Vediamo i casi

Affitto, quando l'inquilino può rescindere
Affitto casa (Foto Adobe)

L’attuale crisi internazionale, innescata dal conflitto russo-ucraino, ha assunto, come è prevedibile almeno dall’inizio del terzo millennio, le forme di una crisi economico-finanziaria globale. In primis, il declino ha investito l’Europa, costretta a subire il durissimo contraccolpo sul taglio delle forniture energetiche prima, e poi ad attraversare la trasversale scia di un’inflazione ai record.

Quando si parla di inflazione, non bisogna considerare l’ambiguo rapporto con le percentuali della ricchezza nazionale, ma occorre valutare tutti gli aspetti economici, in particolare, gli indici che chiamano in prima persona i cittadini. Non a caso, i consumatori sono afflitti dall’esorbitante aumento delle tariffe sulle bollette così come il potere di acquisto rischia di essere compromesso dall’aumento dei prezzi sui beni di consumo.

Affitto, l’inquilino deve pagarlo dopo la disdetta?

Affitto, quando l'inquilino può rescindere
Affitto casa (Foto Adobe)

Le previsioni in salita, sebbene sin troppo ottimistiche hanno generato, in Italia, provvedimenti del Governo a tutela dei cittadini più oppressi dall’attuale situazione. Si è trattato di misure correttive più che dal carattere strutturale, finendo per non riuscire ad affrancare i cittadini dalla speculazione dei mercati internazionali. E a tal proposito, l’inflazione finisce per tradursi nei rischi si celano dietro i tassi di interesse.

Dopo una primavera e un’estate “tranquille”, come ci si è aspettato la Banca Centrale Europea ha alzato gli indici dei tassi, dopo la precedente diminuzione, la quale aveva curiosamente portato a convenienti mutui a tasso fisso (con l’Eurirs a favore), rispetto ai mutui ad interesse variabile. Il cambio di rotta europeo ha prodotto in Italia un riversamento – sul fronte della “prima casa” – verso la scelta delle locazioni, a danno del numero di acquisti favorito dal finanziamento degli istituti di credito.

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L’affitto, regolato da un contratto tra il locatore e il locatario, contiene diritti e obblighi a tutela di entrambi le parti; ma come è ovvio che sia, possono presentare circostanze eccezionali che vanno ugualmente regolate da accordi pregressi: come ad esempio quella di lasciare casa prima della scadenza del contratto. In generale, la legge obbliga l’inquilino a pagare i canoni fino alla scadenza del contratto, stabilita dai sei mesi di preavviso.

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La disdetta non può essere data in qualsiasi momento se non in virtù di una giusta causa, quale il subentra di un’impossibilità oggettiva, fuori dalla volontà dell’inquilino: ad esempio, il trasferimento, deciso dall’azienda, ad un luogo di lavoro molto lontano; o l’abbandono di un immobile privo dell’ascensore, necessario all’inquilino divenuto disabile. A meno che non si tratti di un contratto in nero (pertanto nessuna clausola deve essere rispettata), la riconsegna delle chiavi pur avvenendo in qualsiasi momento, obbliga a versare le rate dell’affitto residue relative ai sei mesi di preavviso.

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