Le spese del funerale si possono pagare con i soldi in banca del defunto? Lo spiega la legge. La successione è complessa
Quando si perde una persona cara la prima cosa che si deve organizzare è il funerale. Non è affatto una pratica piacevole, perché in alcuni casi ci si vorrebbe solo abbandonare al dolore. Ed invece si è costretti a rimanere lucidi per sbrigare alcune pratiche burocratiche. Tra cui il funerale, la sepoltura e la successione. Sono impellenze da risolvere in brebe tempo. Ad esempio, se il coniuge rimasto in vita non presenta la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate entro un anno dal decesso, rischia una multa salata.
Per quanto riguarda il funerale invece la questione è differente. È un dovere più che altro morale. Sia verso chi muore che verso chi rimane. Il problema è che tra cerimonia, lapide, bara, sepoltura, foto, fiori, traporto ed altro le spese sono piuttosto alte. E non è detto che gli eredi riescano a sostenerle.
Di conseguenza alcune persone rischiano di non ricevere nell’immediato degna sepoltura. Al momento dell’avvenuto decesso del de cuius, il conto in banca viene congelato fino all’avvenuta successione con annessa attribuzione e spartizione dell’eredità nei confronti degli aventi diritto. Sempre che accettino. L’eredità si può anche rifiutare. Il congelamento del conto serve a far sì che non si acquisiscano somme indebitamente prima della spartizione.
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Il problema è che quando si organizza il funerale le spese potrebbero essere anche maggiori della disponibilità delle persone vicine. Per cui la legge in questi casi fa un’eccezione. È possibile che un parente stretto, o un chiamato all’eredità, richieda i soldi dal conto corrente del defunto per pagare le spese del funerale. Tale prelievo non indicherà da parte dell’erede che effettua il prelievo una tacita accettazione dell’eredità, potendo quest’ultimo rinunciarvi.
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Per fare ciò, il richiedente deve compilare un’autocertificazione che attesta la motivazione del prelievo per le spese funebri, solo il necessario. Alcune banche potrebbero richiedere un’attestazione autenticata al Comune in cui i richiedenti dichiarano di essere eredi unici e legittimi.