L’Unione Europea si è dotata di un nuovo strumento legislativo per tutelare i diritti dei consumatori anche in caso di prodotti digitali o collegati ad intelligenze artificiali che risultassero non sicuri
Abbiamo parlato più volte dei progressi fatti dall’intelligenza artificiale in tutti i campi. Dall’assistente vocale che si trova nello smartphone che teniamo sempre con noi fino alle auto a guida autonoma passando per le case Smart, l’intelligenza artificiale e i prodotti digitali stanno diventando una realtà di fatto.
Molti produttori cercano quindi di cavalcare l’onda della digitalizzazione e dell’inserimento di sistemi di intelligenza artificiale nei propri prodotti. Ma, quello che finora mancava era una qualche tutela per i consumatori di questi prodotti specifici che, a causa della loro peculiarità, erano rimasti finora al di fuori da tutte le direttive e dalle normative previste all’interno dell’Unione Europea. Lo scorso 28 settembre la Commissione Europea ha adottato la nuova direttiva che ha come oggetto la responsabilità per i prodotti difettosi.
Prima dell’introduzione della nuova direttiva 495, i consumatori europei erano comunque tutelati dalla direttiva 83/374 e dalla direttiva 1999/34. Ma, come sottolineato anche dal commissario UE per il mercato interno Thierry Breton, questa nuova proposta rende la direttiva sulla responsabilità per il danno dovuto a prodotti difettosi “idonea a rispondere alle sfide dei decenni a venire“. Come riportato anche dal sito Regioni e Ambiente, un pensiero simile è stato espresso anche da Didier Reynders commissario UE alla giustizia che ha a sua volta sottolineato che prima della tecnologia viene la sicurezza dei consumatori.
Nella nuova direttiva ci sono alcuni punti chiave che stabiliscono quelle che sono le responsabilità dei produttori e degli imprenditori nei confronti dell’utente finale. Molto interessante è per esempio la presenza di un riconoscimento di responsabilità in caso un aggiornamento software, un servizio digitale necessario al funzionamento dell’oggetto oppure la sua intelligenza artificiale producano un danno agli utenti finali.
Inoltre è stato chiarito che il risarcimento può essere richiesto anche se il prodotto non è stato realizzato da un Paese che fa partte dell’Unione Europea. Una piccola aggiunta che però fa e farà una enorme differenza visto il numero altissimo di dispositivi di ogni tipo che vengono ogni giorno prodotti in alcuni Paesi extra UE. La strada verso il futuro passa anche attrraverso un futuro fatto di diritti e di tutele e questa nuova direttiva UE è un passo importante.