Cosa succede nel caso in cui non si riescano a pagare le bollette? I fornitori dei servizi possono arrivare a pignorare anche il libretto postale?
Chi sta riscontrando problemi nel riuscire a pagare tutte le bollette potrebbe iniziare a chiedersi che cosa succede nel caso in cui non si riesca a far fronte alle spese, nonostante si stia cercando di risparmiare in ogni modo.
Come anche registrato ufficialmente è aumentato a dismisura il numero di utenti di gas, luce e acqua che non riescono a pagare le bollette entro i termini stabiliti. Occorre quindi capire se e quando, in base alla normativa vigente nel nostro Paese, si può arrivare al blocco ovvero al pignoramento del libretto se non si saldano in tempo le bollette.
Per comprendere se c’è o meno il rischio che si possa arrivare da parte del fornitore di energia elettrica o del gas al pignoramento del libretto postale occorre prima chiarire quali sono i passaggi che i fornitori di energia e i gestori intraprendono nel momento in cui una bolletta non viene pagata.
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Scaduto il termine indicato nella bolletta viene inviato all’utente un sollecito. Dopo questo primo sollecito, se sussiste il non pagamento della bolletta viene allora inviata una raccomandata. Questa comunicazione contiene tutte le informazioni riguardo l’eventuale sospensione della fornitura di gas o di energia elettrica. Nella stessa comunicazione sono indicati anche i termini entro cui effettuare il pagamento per evitare la sospensione e la indicazione che il fornitore, in caso di bolletta dell’energia elettrica, si riserva anche di ridurre la potenza erogata all’abitazione o comunque all’indirizzo per cui la fattura non è stata saldata.
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Da parte dei gestori di energia elettrica e gas non vengono attuate procedure di pignoramento effettivo dei libretti. Il pignoramento può però essere invece richiesto In caso di altre tipologie di fatture non pagate come per esempio le rate del mutuo o quelle di un finanziamento. Anche nel caso di pignoramento del libretto postale non per le bollette ma per altri pagamenti occorre sapere che, anche se il libretto è in teoria liberamente pignorabile ovvero si può chiedere a Poste di bloccare l’intera somma depositata o le somme che verranno depositate in seguito, la giurisprudenza ha comunque stabilito che le somme che vengono accreditate sul libretto postale come stipendio o pensione sono passibili di blocco solo per un quinto, in modo da permettere a chi si trova con il conto pignorato di poter comunque avere una somma minima per sopravvivere.