Ultimo provvedimento del governo Draghi a due passi dal passaggio di consegne al nuovo esecutivo
L’Italia attende il nuovo esecutivo con le consultazioni in atto al Quirinale. L’urgenza della situazione con gli aumenti dei prezzi e il caro energia hanno, tuttavia, costretto il governo Draghi all’ultimo provvedimento a poche ore dalla nascita del nuovo governo effetto delle consultazioni elettorali dello scorso 25 settembre.
L’ultimo provvedimento del consiglio dei ministri della precedente legislatura è arrivato il 19 ottobre. Si tratta della proroga del taglio delle accise sui carburanti. L’ultimo provvedimento, infatti, lasciava in vigore il taglio dei tributi sui carburanti fino al 31 ottobre.
L’ultimo decreto autorizza a tagliare le accise sui carburanti al valore di 30 centesimi al litro fino al 18 novembre. I prezzi di oggi sulle autostrade fanno registrare una sola novità. E’ in corso un lieve calo del prezzo del gasolio. Questi i prezzi medi in corso in autostrada: benzina self service 1,798 euro/litro (servito 2,062), gasolio self service 1,975 euro/litro (servito 2,232), Gpl 0,870 euro/litro, metano 3,637 euro/kg, Gnl 2,982 euro/kg.
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I prezzi medi generali dei gestori invece sono i seguenti: benzina self service a 1,703 euro/litro (-1 millesimo, compagnie 1,707, pompe bianche 1,692), diesel a 1,891 euro/litro (-1, compagnie 1,891, pompe bianche 1,893). Benzina servito a 1,847 euro/litro (-1, compagnie 1,894, pompe bianche 1,754), diesel a 2,030 euro/litro (-1, compagnie 2,069, pompe bianche 1,951.
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L’ultimo appuntamento ufficiale del premier Draghi, invece, è al 20 ottobre. Si tratta del Consiglio dell’Unione europea molto importante per definire le strategie da adottare per frenare la corsa del prezzo del gas. Draghi ha ricordato nella relazione inviata alle Camere per il prossimo e ultimo suo intervento in Europa che il Consiglio Ue, tra le altre cose “mira” a “riaffermare l’unità dei 27 stati membri nel condannare il recente intensificarsi degli attacchi da parte russa” e “nel sostenere l’indipendenza, l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina”. Inoltre, la relazione prosegue affermando che Il pieno sostegno dell’Ue all’Ucraina comprende la dimensione politica, finanziaria, militare, umanitaria e giuridica, l’attuazione delle sanzioni”.