In caso di inadempienza sul pagamento delle bollette, l’azienda di fornitura potrebbe sospendere il servizio
Molti decenni fa, all’epoca dei film di Totò o della commedia all’italiana, si diceva: “Puntuale come una cambiale”. Allo stesso modo oggi si può dire lo stesso per le bollette di luce e gas. Per alcune persone arriva il bollettino comprensivo di foglio descrittivo, sul quale sono elencate le specifiche della bolletta, con quantità di materie prime consumate, accise ed altre imposte. E la data di scadenza. Per chi ha fatto il RID, ovvero l’accredito bancario dell’utenza, non ci sono problemi, il pagamento parte automaticamente.
Invece chi ancora riceve il bollettino a casa, deve necessariamente appuntarsi la data di scadenza, con qualche giorno di tolleranza. Superati i quali, si diventa soggetti immediatamente di more ed interessi. Per cui è una data che è bene ricordare.
Il caro bollette sta invadendo l’economia familiare dei cittadini e l’interesse dell’opinione pubblica. Si stanno cercando soluzioni, ma a parte timidi tentativi, come quello del taglio parziale delle accide, non si vede uno spiraglio di luce a stretto giro. Con la conseguenza che ci si aspetta un inverno economicamente penalizzante, con i consumi per il riscaldamento costosi come non mai. Nonostante ciò le bollette devono essere pagate puntualmente, pena conseguenze anche estreme, come la sospensione della fornitura.
Se si paga in ritardo, si applicheranno le condizioni previste da contratto. Verranno addebitati al cliente i costi dei solleciti di pagamento, più gli interessi e le more calcolate in base al tasso ufficiale di riferimento, il TUR, che dopo 15 giorni dalla scadenza della bolletta viene aumentato di 3,5 punti percentuali.
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Dopo 40 giorni dall’invio del sollecito di pagamento, se non si è provveuto alla rettifica della propria posizione, la fornitura verrà sospesa o disabilitata, e l’azienda provvederà alla cessazione immediata del contratto di fornitura.
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Per ripristinarlo le spese previste, in caso di sospensione, non sono inferiori a 73 euro, e le spese di riallaccio non inferiori a 93 euro. Le spese sono variabili dipendentemente dal fornitore. Prima della disattivazione del servizio verrà recapitata raccomandata con ricevuta di ritorno o PEC.