Ecco quando gli abitanti della Regione Calabria potranno cominciare a scaldarsi con l’inizio del prossimo inverno. Gli appuntamenti
Non manca molto all’avvicendamento tra il governo Draghi e il nuovo esecutivo guidato da Giorgia Meloni. La prossima premier, assieme alla neonata squadra di ministri, dovrà immediatamente mettere mano alle scottanti questioni che tengono banco quotidianamente la cronaca italiana. Si tratta dei temi prodotti dall’attuale crisi internazionale e dalla guerra russo-ucraina, nonché sostenuti dalla trasversale e galoppante inflazione.
Queste istante oggi stanno comportando un ingente esborso da parte delle casse dello Stato, complessivamente sotto pressione dalle misure ordinarie (pensioni, indennità), analogamente ai sostegni straordinari stabiliti per decreto (bonus, incentivi). Pertanto, gli ultimi decreti, in particolare, Aiuti bis e ter, si stanno intersecando agli effetti (anche positivi, dal punto di vista del contribuente) dell’inflazione che ha portato alla rivalutazione degli importi previdenziali da pagare.
Allo stesso tempo, gli eventi stanno rafforzando una realtà di fatto: ovverosia, la necessità di affrontare di petto la crisi dell’energia, che presto si declinerà nella penuria di gas proprio alle porte dell’inverno europeo. Nel quadro europeo, la Commissione Europea ha sciorinato consigli di morigeratezza e razionamento ai cittadini del vecchio continente. Restringendo la lente all’ambito nazionale, il governo ha approntato ufficialmente un piano di razionamento.
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La diversificazione territoriale ha imposto una variabilità dei fattori di consumo delle riserve energetiche di gas, ma sostanzialmente sono questi elementi su cui si preme per prolungare l’attuale disponibilità in rapporto ai contingenti e drammatici eventi: la riduzione dei giorni di accensione dei riscaldamenti, la riduzione di un’ora al giorno e di un grado di temperatura.
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Ben quindici giorni in meno avremo per scaldarci nell’imminente inverno. Il risparmio delle scorte avverrà, in ogni caso, sulla base delle esigenze delle singole Regioni, nonché dei bisogni di singole province. Ad esempio, per gli abitanti della Calabria il piano previsto appare come segue: la provincia di Reggio Calabria è inclusa nella cosiddetta zona B, caratterizzata da una fascia climatica dal clima piuttosto caldo, pertanto, terrà accesi i termosifon dal 8 dicembre al 23 marzo per un totale di sette ore al giorno. Per le province di Catanzaro e Cosenza (zona C), l’accensione avverrà dal 22 novembre al 23 marzo, con una durata massima giornaliera di nove ore. In Zona D, la provincia di Vibo Valentia usufruirà dei riscaldamenti dal 8 novembre al 7 aprile per una durata giornaliera massima di undici ore.