Avere contenziosi aperti con Agenzia delle Entrate non è piacevole ma per chi ha cartelle esattoriali da saldare forse dal nascente Governo Meloni sono in arrivo soluzioni. Le ipotesi possibili sono due al momento
I cittadini italiani sono di nuovo alle prese con le richieste dello Stato e in particolare c’è chi si trova a dover saldare i debiti non ancora risolti che si sono trasformati in comunicazioni ufficiali da parte di Agenzia delle Entrate. La situazione attuale di crisi e aumento generale del costo della vita mal si concilia con il dovere, comunque da espletare, dei contribuenti e tanti sperano che un punto del programmma del Centro Destra si concretizzi a breve.
Già in passato, per aiutare i cittadini in difficolttà si è fatto ricorso ad alcune formule per ridurre il carico di debiti contratti con lo Stato. Vale la pena ricordare cosa è stato fattto, a titolo di esempio, nel corso del 2021: uno stralcio delle cartelle fino a 5 mila euro per una fascia di contribuenti con redditi bassi. Ma si può ripetere? Cosa farà il neonato Governo Meloni?
Governo Meloni e cartelle esattoriali, cosa potrebbero decidere
Per capire il modo in cui il nuovo governo che si sta creando in questi giorni potrebbe affrontare il problema molto stringente per tanti cittadini e tante famiglie delle cartelle esattoriali un primo esame va fatto al programma elettorale proposto dalla coalizione. Nel programma si è più volte ripetuto, a voce e per iscritto, che i cittadini sarebbero stati aiutati ad evitare di annegare nei debiti contratti con lo Stato e che si sarebbe arginata la valanga di cartelle esattoriali in arrivo. il problema rimane il modo.
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Una prima soluzione potrebbe essere il cosiddettto “saldo e stralcio“. Non si tratterebbe di un condono completo e totale dei debiti di almeno una parte di contribuenti impossibilitati a pagare ma di una riduzione sostanziosa delle cifre a carico. Si tratterebbe quindi di una forma di sconto sulle cartelle ancora da saldare: un pagamento di una percentuale di quanto dovuto e la cancellazione del debito restante. Una soluzione che permetterebbe allo Stato di incassare comunque parte di quanto dovuto.
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La seconda ipotesi, che riprenderebbe quanto fatto l’anno scorso dai governi precedenti, potrebbe essere invece uno stralcio completo delle cartelle per una fascia di popolazione individuata in base al proprio reddito. Per il 2021 la soglia di reddito fu fissata a 30 mila euro e la soglia delle cartelle esattoriali a 5 mila euro. In questo caso i redditi più bassi sarebbero aiutati eliminando del tutto i debiti.