“Le scelte green sono più costose”: secondo Altroconsumo è una falsa credenza

Vivere in modo sostenibile è possibile anche senza far fronte a spese eccessive. Altroconsumo conduce un’analisi dettagliata

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Scelte green (Foto Adobe)

A quanto pare l’alibi del prezzo non regge più. Chi continua a condurre uno stile di vita senza fare attenzione all’ambiente, spesso si àncora a motivazioni (o giustificazioni) economiche. La sostenibilità del pianeta non solo deve essere una peculiarità del “buon cittadino”, ma ormai è diventata un’urgenza che deve entrare nella lista delle priorità. E gli scogli maggiori da abbattere sono quelli culturali. La pigrizia che connota la reticenza nel mutare le proprie abitudini indubbiamente gioca un ruolo fondante, ma anche le numerose credenze diffuse. Che spesso non hanno base solida.

Se effettivamente acquistare cibi biologici o sostenibili implica una spesa maggiore, peraltro utile a salvaguardare non solo l’ambiente ma anche la salute personale, d’altro canto piccole consuetudini quotidiane possono essere modificate senza affrontare spese maggori, anzi, nella maggior parte delle volte risparmiando.

Negli ultimi decenni si è assistito ad un incremento dell’usa e getta. Caldeggiato ovviamente dalle multinazionali che spingono a sosituire un prodotto anziché ripararlo. Altroconsumo ha svolto un’analisi sui consumi e sulle abitudini degli italiani. Dall’inchiesta è emerso che “solo il 24% degli intervistati afferma di aver noleggiato un articolo almeno una volta al posto di comprarlo”. L’automobile di proprietà, ad esempio, è utile solo nel caso in cui si usi spesso, per non dire quotidianamente. In tutti gli altri casi, il noleggio consente al cittadino di risparmiare su assicurazione del veicolo e bollo, facendo un favore all’ambiente riducendo il parco veicoli circolante.

Un occhio particolare va dato alle riparazioni. Al posto dell’acquisto di un bene in sostituzione di uno non più funzionante, si può tentare di allungargli la vita, evitando così anche di dover sostenere una spesa ingente e l’onere dello smaltimento.

Come scrive Altroconsumo, “la maggior parte dei rispondenti risulta informato su questo: il 70% sa che le istruzioni per manutenzione e riparazione devono essere messe a disposizione, il 60% sa di avere diritto di poter acquistare eventuali pezzi di ricambio. Nonostante ciò, quasi la metà del campione dichiara di non essere al corrente dei propri diritti a riguardo. Sulla garanzia di conformità pare esserci ancora confusione, infatti il 46% pensa che garantisca la durata minima di vita dei prodotti oltre a tutelare il consumatore in caso di acquisto di prodotti difettosi o che non rispondono all’uso dichiarato”.

Questi comportamenti consentirebbero di risparmiare molte spese inutili ogni anno, contribuendo anche a salvaguardare l’ambiente. La sostituzione al posto dell’acquisto, il noleggio al posto della vettura di proprietà, e la riduzione della plastica con il vuoto a rendere consentono al cittadino di migliorare la vita della collettività riducendo anche le spese personali. Basta un po’ di buona volontà.

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