Amazon ha individuato un trucco che diversi utenti sembranop utilizzare per avere prodotti gratis dai venditori presenti sulla piattaforma. Ma si tratta di una attività che la piattaforma ritiene del tutto illegale e ingiusta
Un sistema che ha tutta l’aria di essere una nuova forma di ricatto digitale e che prende di mira i venditori presenti sul gigantesco sito di ecommerce. Ma stavolta non si tratta di cattiveria gratuita bensì di un sistema molto ben organizzato e che è al centro ora anche di una denuncia in ben due Paesi dell’Unione Europea.
A gestire il tutto sarebbero alcuni intermediari, al momento ancora anonimi, che attraverso Telegram fanno letteramente compravendita di recensioni, minacciando i venditori di brutte review. E dato che moltissimo del traffico e degli affari che si concludono su Amazon passano proprio per le recensioni si tratta evidentemente di una minaccia seria.
Amazon e il trucco illegale per avere roba gratis
Se avete mai scorso le recensioni di Amazon prima di decidere o meno di comprare un prodotto potreste essere incappati in recensioni stellari pubblicate tutte a breve distanza le une dalle altre. Ed è probabile che quelle recensioni non fossero autentiche ma review pagate, se così si può dire, dai venditori. Amazon ha infatti scoperto e segnalato in Spagna e Italia alcuni canali Telegram su cui intermediari nascosti organizzano le ondate di recensioni positive in cambio di prodotti gratuiti, estorcendo però nei fatti i prodottti ai venditori che invece vengono minacciati di recensioni negative.
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Il sistema è ovviamente illegale e la piattaforma cerca da tempo modi e sistemi per evitare che si creino situazioni in cui i pareri dei compratori vengono manipolati, comprati o modificati rispetto alla verità. Ne va della reputazione di tutta la piattaforma. E di tutti i suoi guadagni, ovviamente. La primma denuncia è stata fatta nei confronti di un broker italiano, di cui però non si conosce il nome. Una seconda in Spagna contro AgenciaReview.
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La società spagnola si è difesa ribattendo che la piattaforma è in realtà un programma per tester di prodotti e che nessun compratore ha poi l’obbligo di scrivere recensioni nè estremamente positive nè estremamente negative. Altri cinque siti in Germania sono stati oggetto di una comunicazione invece con cui si segnalava che era attivo un broker di recensioni false e i siti hanno smesso di operare.