Il reddito di cittadinanza prevede il diritto automatico al bonus 150 euro. I tempi di erogazione sono stati stabiliti
Il bonus 150 euro è stato inserito nel Decreto Aiuti ter, come coda del bonus 200 euro che molti lavoratori, pensionati e percettori di reddito di cittadinanza hanno percepito nel mese di luglio. Tra le due misure antinflazione ci sono delle differenze. Il bonus 200 euro richiede il requisito di un reddito inferiore ai 35.000 euro. Tetto che con i 150 euro è stato ridotto a 20.000 euro lordi, con una platea ridotta di beneficiari.
Nonostante ciò, il Governo ha dichiarato che ne avranno diritto circa 22 milioni di persone. Il che dà anche una misura non indifferente dei redditi medi degli italiani. Alcune categorie lo riceveranno in automatico, altre ne dovranno fare richiesta esplicita. Tra questi ultimi figurano anche gli autonomi. Ed i percettori del reddito di cittadinanza?
La misura del bonus 150 euro comprende una platea molto vasta di categorie: lavoratori dipendenti, autonomi, stagionali, domestici, dello spettacolo; titolari di pensione, assegno sociale, pensioni di invalidità, trattamenti di accompagnamento alla pensione; co.co.co.; dottorandi e assegnisti di ricerca iscritti alla Gestione Separata; percettori Reddito di cittadinanza, di Naspi e Dis-Coll, di disoccupazione agricola; autonomi senza partita Iva con contratti d’opera nel 2021; incaricati alle vendite a domicilio; chi ha avuto nel 2021 indennità per lavoratori stagionali del turismo, stabilimenti termali, spettacolo, sport.
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L’erogazione del bonus 150 euro prenderà il via nel mese di novembre. I primi a ricevere il bonus saranno i pensionati, che lo riceveranno nella pensione dello stesso mese. I percettori del reddito di cittadinanza, dato che il loro reddito basso è già noto, non avranno bisogno di fare richiesta, ma lo riceveranno in automatico.
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Anche questi beneficiari ne avranno diritto tra i primi, nel mese di novembre. Solo che dovranno attendere la data di erogazione del contributo mensile Rdc. Infatti il bonus 150 euro si andrà a sommare all’importo previsto sulla carta del reddito di cittadinanza.