Riprende l’attività di invio di comunicazioni da parte dell’Agenzia delle entrate verso i contribuenti
Riprende l’attività di comunicazioni ai contribuenti da parte dell’Agenzia delle entrate. Infatti, a partire dallo scorso maggio è ripresa a pieno ritmo l’attività di controllo e invio di avvisi bonari verso i contribuenti. L’attività, infatti, era stata sospesa per il periodo più intenso della pandemia.
Inviate quasi 2 milioni di lettere con avvisi bonari che non sono ancora degli accertamenti. Si tratta di lettere in cui il fisco avverte il contribuente che sono state riscontrate delle anomalie. Se il contribuente chiarisce oppure risolve l’anomalia pagando sanzioni ridotte. Inoltre, il contribuente ha anche la possibilità di rateizzare gli importi.
Avvisi bonari in arrivo, cosa succede
I nuovi invii dovranno essere risolti dal contribuente entro 30 giorni per poter usufruire dello sconto effetto dell’avviso bonario. Infatti, da alcune settimane è stato ripristinato il vecchio termine che era stato prorogato a sessanta giorni nel periodo della pandemia. Il recupero di entrate fiscali non riscosse rientra anche tra gli obiettivi del Pnrr, Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Leggi anche: Benzina, nuova proroga del taglio delle accise: la data
Infatti, il piano di investimenti finanziato in parte a fondo perduto dall’Unione europea è diretto ad apportare cambiamenti nei paesi dell’Unione. La lotta all’evasione fiscale è uno dei punti. Il recupero fiscale al 30 agosto 2022 è stato del 73% rispetto all’obiettivo prefissato da Pnrr in materia di fiscalità.
Leggi anche: Stufa a pellet: con questo errore non rende al meglio
Avvisi bonari che arrivano, però, mentre il nuovo governo sta per varare un nuovo condono fiscale per erogazioni che sono inferiori a 3.000 euro. Lo scopo è quello di offrire una forte riduzione degli importi in luogo di un pagamento a breve termine. L’incasso ottenibile andrebbe a finanziare il prossimo decreto a sostegno di famiglie e imprese colpite dall’inflazione. Una soluzione, però, tutta da verificare nei prossimi giorni o, al massimo, settimane. Il nuovo governo deve reperire fondi per coprire il decreto a sostegno di famiglie e imprese.