Whatsapp down, ipotesi rimborso per queste persone

Whatsapp, il notissimo servizio di messaggistica, è andato fuori servizio in tutto nella giornata di martedì 25, ignoti i motivi

Whatsapp down nel mondo
Whatsapp (Foto Adobe)

Il programma di proprietà del gruppo Meta (lo stesso di Instagram e Facebook) è ormai entrato a far parte non solo delle abitudini di quasi 2 miliardi di persone che lo usano ogni giorno in tutto il pianeta. Ma anche nelle strutture di comunicazione di governi e istituzioni, assumendo un ruolo sempre più decisivo in ambito produttivo con l’incremento dello smart working.

Si calcolo che a partire dal 2020, l’applicazione è utilizzata per inviare oltre 100 miliardi di messaggi ogni giorno, una cifra veramente impressionante. Basta questo per spiegare i motivi dello stupore suscitato per il down del servizio avvenuto in tutto il mondo per due ore, a partire circa dalle 9 del mattino, in Italia, del giorno 25.

Un danno per molti, verso un rimborso per il down di Whatsapp?

Whatsapp down nel mondo
Whatsapp (Foto Adobe)

Al mancato funzionamento di Whatsapp sono partite immediate le segnalazioni. Impossibile inviare e ricevere messaggi, sia sulla versione mobile che in quella web. A non funzionare gruppi, notifiche di ricezione messaggi, singole chat creando problemi e difficoltà per molti utenti in settori lavorativi.

Al ripristino dei servizio, avvenuto circa alle 11 in Italia, sono seguite le scuse di un portavoce del gruppo, come fece Mark Zuckerberg nel 2021. Ma evidentemente non è sufficiente per molti utenti. Secondo il Codacons i disagi sono stati notevoli per molti in un fase in cui l’applicazione è usata come strumento di lavoro soprattutto nello smart working.

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L’associazione sostiene che ” Non è la prima volta che in Italia si registrano simili black out, che in questo periodo di smartworking appaiono ancora più gravi. Per questo chiediamo alla società di riconoscere un indennizzo automatico tutti gli utenti italiani coinvolti nel disservizio odierno, studiando assieme al Codacons le forme più adeguate per tutelare i diritti dei consumatori e l’adozione di misure per evitare il ripetersi di nuovi disagi“.

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Una vera e propria richiesta di rimborso per i presunti danni subiti da lavoratori e utenti alle prese con un disservizio del tutto inatteso. Gli esiti della sollecitazione non si conoscono, ma sono significativi del disagio che si è creato.

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