Anche i Libretti postali sono sottoposti a controlli fiscali. Se non si fa attenzione si possono rischiare delle sanzioni salate
I Libretti Postali sono delle forme di invenstimento a basso rischio che Poste Italiane continua a reputare strumento valido di deposito del proprio denaro. Ed anche i cittadini. Rispetto al mercato azionario, sicuramente affidare il proprio denaro al Libretto postale implica guadagni minori, ma anche rischi minori. Si ricorda che i prodotti Poste sono garantiti dallo Stato. La differenza tra il libretto postale ed il conto corrente è semplice.
Il conto corrente non è solo un luogo dove depositare il proprio denaro, ma anche dà accesso a tutta una serie di movimentazioni che lo rendono sempre disponibile per pagamenti ed altre transazioni. Infatti con il conto corrente bancario si ha accesso a carta di credito, di debito e libretto degli assegni. Mentre invece il libretto postale è un deposito che deve essere visto come un salvadanaio: più tempo si lascia fermo il denaro, e più si ottiene alla fine.
Libretti postali, quando si corre il rischio di controllo fiscale
Dunque i libretti postali sono una buona forma di investimento, anche se i tassi d’interesse non sono così alti. D’altronde le spese ed i costi per i libretti sono praticamente pari a zero. Non c’è costo di apertura e di chiusura. Le uniche imposte sono esclusivamente sui guadagni e non sul deposito. L’imposta di bollo è valida come tutti i conti correnti bancari. Pari a 34,20 euro l’anno per i conti superiori a 5.000 euro.
Leggi anche: Agenzia delle Entrate, nuove lettere in arrivo ma non per tutti
Anche i Libretti postali possono essere sottoposti a controlli fiscali. Negli ultimi anni, specialmente da quando la maggior parte delle transazioni sono elettroniche, ed il denaro contante viene sempre più ridotto, i controlli fiscali per evitare l’evasione ed il riciclaggio di denaro sporco si focalizzano particolarmente sui prelievi ed i versamenti sui conti correnti.
Leggi anche: Fisco, se casa è a rischio pignoramento puoi fare questo
Ed i movimenti dei libretti postali non sono da meno. Per essere uno strumento di deposito, ritiro o versamento di somme superiori a 1.000 euro, specie se frequenti, possono sembrare sospette. Ed anche se non c’è nulla da nascondere incorrere in accertamenti non è piacevole.