Si avvicina la scadenza della Tari, sia che sia divisa in due che in tre tranche annuali. In caso di locazione chi è obbligato al versamento?
La Tari è la tassa sui rifiuti che viene corrisposta per il servizio di raccolta e smaltimento. È di gestione comunale, per cui le regole e gli importi variano da amministrazione ad amministrazione. Ad esempio in alcune località il totale annuale è diviso in tre tranche, in altre in due, dunque semestrale. La Tari è attiva dal 2014, da quando è andata a sostituire le precedenti imposte sui rifiuti.
Il pagamento ha lo stesso funzionamento delle altre tasse. Se si salta la scadenza scattano more ed interessi, con annesse cartelle esattoriali da parte dell’Agenzia delle Entrate. La Tari è corrisposta sia per le utenze domestiche che quelle non domestiche. In entrambi i casi la bolletta è composta da una parte fissa ed una variabile.
La tassa sui rifiuti, ovvero la Tari, è calcolata in base ad alcuni fattori specifici dell’appartamento e degli occupanti. A determinare la cifra finale, oltre alla quota fissa, sono i metri quadri, dunque l’estensione, ed il numero di occupanti, dato ch si presuppone che più persone abitano un appartamento più immondizia producono. Questa regola è valida per le utenze domestiche. Quelle non domestiche, come ad esempio le commerciali, hanno regole differenti.
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La normativa ripete quanto appena riassunto: “Per l’applicazione della TARI si considerano le superfici dichiarate o accertate ai fini dei precedenti prelievi sui rifiuti. Relativamente all’attività di accertamento, il comune, per le unità immobiliari iscritte o iscrivibili nel catasto edilizio urbano, può considerare come superficie assoggettabile alla TARI quella pari all’80 per cento della superficie catastale determinata secondo i criteri stabiliti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 23 marzo 1998, n. 138″.
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Dunque, seguendo il principio per il quale sono gli occupanti a dover corrispondere la Tari, nel caso di locazione il pagamento spetta all’inquilino e non al proprietario. Ma solo nel caso in cui il contratto di affitto sia superiore ai 6 mesi. Se è inferiore la Tari deve essere pagata dal proprietario dell’appartamento.