La Casa in affitto è uno strumento che permette a molti giovani di andare a vivere in coppia e di studiare, ecco tasse e obblighi connessi
Casa in affitto, casa concessa in comodato d’uso e usufrutto. Molte differenze tra i due metodi, tra questi, si palesano anche le varie tasse da versare. Vediamo i dettagli. Il contratto di affitto, per cominciare, prevede il versamento di un canone di locazione.
Chiariamo in breve in che modo funzionano i vari contratti. Affitto, in parole povere l’immobile è proprietà di terzi che lo affidano, sotto pagamento, agli affittuari. Comodato d’uso, utilizzo dell’immobile in forma gratuita ma con un termine prefissato al soggiorno.
Terzo, usufrutto, un individuo che vive nell’abitazione senza pagare affitti i canoni di locazione. Ora che abbiamo chiarito le varie tipologie, andiamo ad analizzare insieme quali sono le conseguenze legali sui conti e quindi quali sono, nello specifico, le tasse da pagare.
Casa in affitto, obblighi e tasse
Il contratto va stipulato in forma scritta, tranne quello per il comodato d’uso, che può essere anche concordato verbalmente. L’usufrutto è l’unica tipologia di contratto a vantare un diritto reale sulla proprietà dell’immobile.
Imposta municipale unica, IMU. Questa è la tassa sul possesso, quindi viene pagata dal proprietario dell’immobile. Questo in caso di affitto oppure in caso di comodato gratuito. Riferito a quest’ultimo c’è un dettaglio da chiarire. Nella circostanza in cui un genitore passa l’immobile al figlio, l’IMU è scontata del 50%.
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Questo però solo nel momento in cui il contratto è redatto in forma scritta presso l’Agenzia delle Entrate. Un secondo punto per questa concessione è che il genitore in questione sia proprietario legittimo di massimo due immobili, ma nell’ambito dello stesso comune.
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La Tari invece deve essere pagata dagli abitanti della casa. Questa, infatti si riferisce ai rifiuti prodotti a livello comunale e quindi spetta a chi li produce.
È quindi chiaro, che non esistono differenze specifiche sulle tasse delle abitazioni basate sulle varie tipologie di affitti. La differenza sostanziale sta piuttosto nella proprietà delle case, ed in base a lei conseguono le diverse tassazioni a livello comunale, regionale e statale.