La crisi energetica obbliga tutti i cittadini a consumi ridotti e consapevoli, a partire dai beni voluttuari come la PlayStation. Ecco tutti i dettagli
L’Italia e l’Europa vivono, da quasi due anni, una fase complessa economica e sociale molto difficile. Una fase, un ciclo storico, nato con l’esordio della pandemia da coronavirus covid-19. Un ciclo segnato, in prima battuta, dalla crisi economica, successivamente dalla crisi energetica ed, in questa fase, dal concreto rischio recessione.
I dati del Prodotto Interno Lordo, stimato in negativo per il 2023, dell’inflazione salita all’11% e con un potenziale di crescita fino al 15% più la stagnazione dei consumi non promettono nulla di buono. Si rende necessario, anzi obbligatorio fare attenzione a tutto a partire dai consumi energetici.
Consumi energetici, pensiamo tanto all’uso dell’automobile, quanto al gas ed alla luce di casa che inevitabilmente vanno ridotti. Per non avere sorprese sulla bolletta, soprattutto quella delle luce è opportuno quindi fare una verifica puntuale sul livello dei consumi dei propri elettrodomestici e nel caso procedere con drastiche riduzioni.
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Soprattutto alla luce, e proprio il caso di dirlo, del fatto che dal 1 gennaio 2024 terminerà il mercato tutelato dell’energia elettrica. Un caso di scuola in tal senso è un elettrodomestico presente in tantissime case.
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Un elettrodomestico che nei periodi di lockdown e restrizioni è stata quasi un ancora sociale, un elettrodomestico che però consuma tanto, troppo. Parliamo della consolle di gioco PlayStation ed in particolare della PlayStation 5.
La PS, gioia e delizia dei ragazzi, spesso dannazione dei genitori è prodotta in due versioni, la versione disco, con il supporto fisico e la versione digital dove i vari giochi e applicazioni sono solo in formato virtuale. I consumi sono pressoché simili, ma altissimi in un’ora 350 W la disco, 340 la Digital.
Applicate il calcolo unitario alle ore di gioco e capirete a che rischio si va incontro per i consumi elettrici di casa. Pertanto occhio all’uso e soprattutto all’abuso, il rischio di mazzate in bolletta è altissimo