Le frodi per corruzione accertate dal 2017 al 2021 hanno prodotto un notevole danno per le casse dello Stato
L’Italia è uno dei paesi dell’Unione in cui la pressione fiscale è più forte. Del resto, non è difficile attraverso anche il semplice passaparola avvertire questo concetto dalla popolazione. Uno dei motivi per i quali è necessario tenere alta la tassazione per far quadrare i conti è legato alla corruzione e alle frodi.
Il sole24ore ha pubblicato i dati relativi alle frodi per corruzione accertate dal 2017 e il 2021. Dall’analisi si scopre che in questi anni il danno per le casse dello Stato, soltanto per le frodi accertate, sono di 34 miliardi di euro, quanto una manovra di bilancio di un anno. Inoltre, dai dati è possibile anche distinguere i settori in cui sono accertate le frodi.
Quanto costa agli italiani la corruzione: i dati per settore
Al primo posto in netto distacco rispetto alle altre voci c’è la riscossione delle imposte con un buco di 19,5 miliardi di euro. Seguono gli appalti truccati per un ammontare di 11 miliardi; al terzo posto sul podio ci sono le tangenti accertate per 1 miliardo di euro. 807 milioni di frodi sono state scovate per quanto riguarda gli incentivi alle imprese.
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Seguono le frodi per l’utilizzo dei fondi europei per 513 milioni di euro. Sono invece 362 i milioni per le frodi accertate in ambito sanitario relativamente alla spesa per i ticket. Poi si va ai 303 milioni di euro per prestazioni di carattere sociale. Per la spesa previdenziale scovate frodi per 211 milioni di euro. Infine, nel campo della politica agricola e pesca le frodi ammontano a 47 milioni.
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Queste frodi hanno portato alla denuncia, in cinque anni, di 114.381 persone coinvolte a vario titolo nei casi accertati. I settori che maggiormente creano danni alle casse dello Stato sono quelli degli appalti e dell’amministrazione in campo erariale. Alla base c’è in ogni caso la corruzione che resta il male più dannoso per le casse statali in Italia.