In arrivo provvedimenti a favore dell’utilizzo del danaro contante dalla legge di bilancio dopo l’aumento del tetto a 5.000 euro
Prima ancora della legge di bilancio il governo si era già orientato verso un rallentamento dell’utilizzo dei pagamenti digitali e l’aumento dei pagamenti in contanti. Una mossa controtendenza rispetto all’andamento degli ultimi anni che hanno avvicinato l’Italia agli altri paesi occidentali in merito all’uso dei pagamenti digitali.
Infatti, nella legge di bilancio è stato inserito nuovamente il tetto massimo di utilizzo del contante a 5.000 euro. L’introduzione è arrivata per la seconda volta dopo la bocciatura del Quirinale all’inserimento del provvedimento in un decreto, precisamente il decreto Aiuti-quater.
Addio alle sanzioni sui pagamenti digitali sotto i 30 euro
Infatti, il Capo dello Stato ha sottolineato il fatto che nei decreti, secondo la Costituzione, vanno inseriti provvedimenti straordinari e motivati dalla necessità e dall’urgenza. In tal senso, nel decreto per gli aiuti contro l’inflazione l’aumento dell’uso del contante è poco consono all’utilizzo della fattispecie legislativa.
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Per questo motivo, l’aumento del contante è stato inserito poi in manovra insieme ad un altro provvedimento che viaggia sulla stessa onda. Infatti, il Governo ha stabilito l’addio alla sanzione per esercenti e autonomi che non accettano il pagamento con strumenti digitali.
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Tuttavia, l’intenzione è quella di fissare un tetto limite in 30 euro, Ciò vuol dire che non sono sanzionabili i rifiuti relativi a pagamenti sotto questa soglia. Tuttavia, nella bozza si legge che sarà affidato al ministero per le imprese e il made in Italy il compito di definire i criteri di esclusione al fine di garantire la proporzionalità della sanzione e di assicurare l’economicità delle transazioni in rapporto ai costi delle stesse”. Tuttavia, nella bozza si sottolinea che, nel frattempo, “sono sospesi i procedimenti ed i termini per l’adozione delle sanzioni” con riferimento ai pagamenti sotto i 30 euro.