Caregiver familiari, arriva la legge regionale che riconosce ufficialmente la figura e stanzia dei fondi per i prossimi anni
I caregiver, le persone che assistono un familiare disabile, sono sempre di più. È una conseguenza dell’invecchiamento della popolazione. Più si è anziani e più si rischia di diventare invalido e con il fenomeno che non si fano figli, ci sono sempre meno giovani che possono accudire anziani e non che hanno bisogno di aiuto.
Con la legge 104 del 1992 lo Stato riconosce tanti benefici alle persone che hanno in casa un familiare con problemi psico-fisici per il quale è richiesta assistenza. Permessi sul lavoro retribuito, congedo e tanto altro. Ora una legge regionale riconosce ufficialmente la figura del caregiver.
L’ha fatto il Consiglio Regionale della Lombardia che nella giornata del 22 novembre, dopo aver aperto la seduta con un minuto di silenzio in ricordo dell’ex governatore Roberto Maroni, ha approvato la legge stanziando anche 900mila euro per i prossimi tre anni.
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La figura, si legge nella nota dopo l’approvazione, sottolinea l’importate ruolo assistenziale e sociale. Vengono anche specificati principi, le finalità e definizione del caregiver e quali sono le funzioni che vengono attribuite alla Regione, i compiti che spettano alle Ats e Asst e ai Comuni.
Alcuni articoli della legge specificano quali sono gli interventi regionali dedicati al Caregiver familiare e al loro sostegno. Previsti anche programmi regionali per l’inserimento o il reinserimento nel mondo del lavoro dunque specifici percorsi formativi per il Caregiver familiare e iniziative di sensibilizzazione.
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Questo però è solo il primo atto. La stessa nota spiega che le risorse sono da implementare e che la legge è da integrare con altre misure a favore delle persone non autosufficienti.
Secondo l’Istat i Careviger in Italia sono oltre dieci milioni. Ma come per ogni dato ufficiale, i numeri vanno visti sempre al rialzo perché c’è sempre una parte che “sfugge” ai censimenti e non rientrano nelle statistiche. La maggior parte vivono in Lombardia, regione con il più alto numero di abitanti.