La Manovra Meloni riceve moltissime critiche e in tanti postano sul profilo della premier le proprie opinioni
“Una legge di bilancio coraggiosa e concreta, che bada al sodo e offre una visione sulle priorità economiche”. Così sui social il capo del governo Giorgia Meloni che commenta il provvedimento approvato dal Consiglio dei Ministri e che dovrà essere sottoposto all’esame del Parlamento.
La premier nel suo post su Instagram sostiene che la legge favorisce la crescita e aiuta i più fragili, portando maggiore giustizia sociale.
Manovra Meloni, le maggiori critiche
Ma non sono della stessa opinione tanti altri cittadini e il disappunto lo esprimono commentando proprio sui social, sia attraverso i profili personali che su quello della Meloni.
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Alcuni sottolineano che buona parte della manovra economica non è altro che una proroga di ciò che aveva fatto il precedenti governo. Si critica che i soldi “nuovi” sono pochi e dati a pioggia, con vantaggi che in concreto non ci sono per nessuno.
Insomma, non ci sarebbe una vera visione politica per il futuro con pochissimi o nessun investimento in settori fondamentali come scuola e sanità.
Si evidenziano le differenze tra ciò che si diceva quando Fratelli d’Italia era all’opposizione, accusando il governo di essere stato poco incisivo e di non aver fatto nulla di quello che si diceva quando non era in maggioranza.
Un tema centrale nelle critiche è ovviamente il Reddito di Cittadinanza. Ricordiamo che dal 2023 sarà ridotto solo a 8 mesi all’anno per poi scomparire l’anno successivo. Questa scelta è criticata anche da chi era favorevole a una revisione perché con la cancellazione si dà modo ai datori di lavoro senza scrupoli di continuare a sfruttare, ad esempio, con contratti di lavoro ufficialmente di quattro ore al giorno ma con almeno otto reali.
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Infine, critiche anche da chi alle elezioni ha appoggiato Meloni ora “accusata” di aver fatto una Legge di Bilancio troppo timida. Il Reddito di Cittadinanza, scrive un cittadino, doveva essere abolito subito com’era stato sempre detto, il taglio della benzina non doveva essere di 12 centesimi ma di 30 mentre viene considerato troppo leggere l’aumento delle pensioni minime.