RdC 2023, la Legge di Bilancio prevede la cancellazione ma ci sono anche altre ipotesi: come potrebbe cambiare
Il Reddito di Cittadinanza continua a occupare molto spazio nelle discussioni politiche. Ottenuta la bollinatura della Ragioneria di Stato e la firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la Legge di Bilancio 2023 passerà al vaglio del Parlamento che dovrà approvarla entro il 31 dicembre.
Per come è stato approvato adesso, il Reddito di Cittadinanza sarà erogato nell’anno che verrà solo per otto mesi per poi essere abolito del tutto nel 2024. Un timore per milioni di italiani che vedono il rischio povertà dietro l’angolo. Il Reddito infatti, nonostante le tantissime falle che hanno creato non pochi malumori anche tra i lavoratori, ha salvato molte persone che rischiavano davvero di non pagarsi le spese di base o cadere nelle grinfie di imprenditori senza scrupoli.
Spunta ora un’altra ipotesi che non riguarda solo la popolazione occupabile come il governo più di una volta ha sottolineato – a loro non deve essere indirizzato l’RdC nel 2023, è stato ribadito, perché possono lavorare non come ad esempio gli invalidi – ma tutti.
Non è escluso infatti che possa essere rispolverato il Rei, ossia il Reddito di Inclusione che andrebbe a sostituire quello di Cittadinanza. In vigore prima del RdC, prevedeva aiuti economici alle famiglie numerose in disagiate condizioni economiche. Se fosse riconfermato così com’era, andrebbe a escludere molte persone rispetto al Reddito di Cittadinanza.
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La gestione del Rei era affidata direttamente ai Comuni che erogavano il servizio solo per i nuclei con figli a carico. Insomma due coniugi senza figli con uno stipendio molto basso, non potrebbero ricevere l’aiuto che avrebbero invece avuto dal Reddito di Cittadinanza.
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Ricordiamo infatti che questo, ora che è ancora in vigore, viene erogato anche per chi lavora ma guadagna poco. Non si tratta di un sussidio di disoccupazione ma di un sostegno al reddito. Al momento il ritorno del Rei resta solo un’ipotesi e se dovesse essere reintrodotto, non si sa neanche se avverrà con modifiche o com’era.