Spariti dalla legge di bilancio i fondi fissati per il 2023 e il 2024, rispettivamente 47 milioni per entrambi gli anni
Sono giornate intense per le istituzioni nazionali alle prese con la legge di bilancio. La legge è alle Camere per le modifiche che i parlamentari cercheranno di apportare al testo senza, tuttavia, modificare i saldi. Attraverso gli emendamenti saranno proposte modifiche al testo da approvare entro il 31 dicembre.
La legge è già stata, tuttavia, firmata dal Capo dello Stato e bollinata dalla ragioneria generale dello Stato. Serve, tuttavia, l’approvazione definitiva delle Camere affinché diventi legge. Tra i provvedimenti decisi risalta l’azzeramento degli investimenti previsti nelle scorse leggi di bilancio per le piste ciclabili.
Legge di bilancio, zero fondi per le piste ciclabili
Infatti, mancano all’appello 47 milioni stanziati per il 2023 e per il 2024 per il Fondo per la ciclabilità istituito dalla legge di bilancio 2019. Infatti, dalla bozza della legge alla voce “istituzione fondo per interventi di realizzazione nuove piste ciclabili” ci sono i due importi da 47 milioni l’uno con il segno meno davanti.
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Se la cosa fosse confermata sarebbe una forma di arresto verso l’indirizzo che si stava cercando di dare all’Italia che è indietro rispetto alla media dei paesi europei per l’uso di biciclette. La realizzazione di infrastrutture è senza dubbio un incentivo oltre che uno strumento di sicurezza.
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In tal senso, è intervenuto a Repubblica Claudio Magliulo, presidente dell’associazione Clean Cities che ha realizzato un dossier sull’utilizzo delle bici: “L’Italia ha ancora un grosso gap di ciclabilità, come riporta il nostro dossier. Per colmarlo, come abbiamo proposto, andrebbero messi a bilancio altri 500 milioni di euro l’anno per il prossimi 7 anni: se invece sarà confermata quella che è la proposta della bozza della legge di bilancio 2023, verrebbero addirittura azzerate le risorse per la ciclabilità. Questo è inaccettabile, dato che la bicicletta è un elemento chiave della transizione verso una mobilità moderna e sostenibile”.
