La carne rossa non è un rischio per la salute: lo studio degli scienziati dell’Università di Washington critica anni di ricerca imperfetta.
Gli scienziati dell’Università di Washington concludono che i rapporti pubblicati fino ad oggi sui rischi del consumo di carne sono basati sull’osservazione e inaffidabili. Si tratta di un risultato incredibile e in controtendenza rispetto al passato, riguardante soprattutto il consumo di carne rossa.
Quante volte abbiamo letto titoli del tipo “Gli esperti avvertono che la carne rossa aumenta il rischio di malattie cardiache, cancro e diabete”? A quanto pare, gli scienziati dell’Università di Washington ritengono gli studi che arrivavano a quei risultati del tutto destituiti di fondamento o quasi.
Secondo gli scienziati, tale ricerca sui rischi per la salute è “errata” perché soffre di limiti metodologici e dunque – concludono – “la carne rossa non è un rischio per la salute”. Davvero incredibile, di fatto vengono sfatati totem che fino a oggi pensavamo non si potessero scalfire.
Il nuovo studio non sembra lasciare dubbi: in passato, spiegano gli scienziati, sono state trovate solo prove deboli che il consumo di carne rossa cruda sia collegato al cancro del colon-retto, al cancro al seno, al diabete di tipo 2 e alla cardiopatia ischemica, e nessun legame tra il consumo di carne rossa e l’ictus.
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Secondo gli scienziati nordamericani, praticamente tutta la ricerca condotta fino ad oggi è “osservativa”, una limitazione che li rende incapaci di svelare la causalità in modo convincente. Insomma, vanno cercate comunque altre spiegazioni: forse chi è carnivoro mangia meno verdure, o tendono a fumare di più, o fanno meno esercizio fisico. Sono tutte ipotesi che devono essere tenute in conto per uno studio più approfondito.
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Insomma, le centinaia di ricerche che cercano di trovare un legame tra il consumo di un alimento e un risultato sulla salute, come la morte o la malattia, utilizzino metodi “sciatti”, popolazioni di soggetti “variabili” e misure statistiche “incoerenti”, quindi “sono decisamente vaghe”. Questo vale per il consumo di carne rossa e non solo per quello, in buona sostanza.