Era atteso mercoledì ed è arrivato puntuale il parere della Commissione europea al bilancio sulla manovra del governo italiano
Era atteso mercoledì 14 dicembre il parere sulla manovra di bilancio del governo italiano per il 2023 e così è stato. E’ arrivato puntuale come del resto ci si attendeva. I tecnici della Commissione stavano già da giorni in interlocuzione con gli esponenti del governo italiano per trovare una quadra.
In linea generale la manovra è stata accolta positivamente. Il progetto generale della legge, infatti, è considerato in linea con gli obiettivi programmatici che gli Stati si sono dati lo scorso 12 luglio. Tuttavia, le perplessità riguardanti alcuni punti della manovra sono state sciolte come in tanti pensavano. Infatti, la Commissioni ha sottolineato il disappunto sulla questione dei contanti e sulle pensioni.
L’Europa promuove la manovra ma boccia alcuni punti
Nel primo caso, non sono state considerate in linea con gli obiettivi le scelte sul tetto al contante e sull’obbligo del pos. Infatti, come era prevedibile, le due scelte non sono in linea con la lotta all’evasione che punta alla tracciabilità dei pagamenti per riuscire nel suo intento.
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Inoltre, sollevate osservazioni critiche anche sul condono fiscale per le cartelle sotto i 1.000 euro fino al 2015. In tal senso sull’Italia arrivano delle raccomandazioni a fare di più per la lotta all’evasione. Inoltre, l’Italia viene invitata ad operare la riforma fiscale. I merito lo scorso luglio l’Europa aveva invitato l’Italia a ridurre con una riforma le imposte sul lavoro.
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Nello stesso tempo si chiede di adeguare le aliquote catastali al mercato e di evitare agevolazioni sull’Iva e su iniziative che danneggiano l’ambiente. Nonostante le osservazioni in merito il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti ha manifestato soddisfazione. Stessa reazione da parte della premier che ha parlato di buon lavoro del governo. Intanto la notizia ha avuto degli effetti immediati sui mercati. In salita lo spread rispetto al Bond tedesco di sei punti. Tuttavia, una reazione dei mercati alla valutazione della Commissione europea al bilancio era prevedibile e rientra nella norma.