Sul taglio dei fondi da 100 milioni per i trasporti previsti in origine salvati 10 grazie ad un emendamento
Ore concitate in parlamento per l’approvazione della legge di bilancio che indirizzerà il paese e la spesa pubblica per l’intero 2023. In corso ancora confronti con le votazioni definitive che si avvicinano agli ultimi giorni dell’anno. Tuttavia, c’è tempo fino al 31 dicembre per approvare il testo evitando l’esercizio provvisorio.
Intanto nelle ultime ore è stato approvato un emendamento alla manovra che ha salvato anche se in minima parte il taglio dei finanziamenti previsti per il 2023 e il 2024 relativamente al trasporto sostenibile. Nello specifico c’erano stanziati per questi anni 100 milioni per favorire le piste ciclabili.
Piste ciclabili, salvati 10 milioni su 100
Inizialmente nella legge di bilancio è stato azzerato il finanziamento. Grazie ad un emendamento sono stati recuperati 10 milioni che saranno impiegato per il prossimo triennio, ossia nel 2023, 2024 e 2025. Si tratta di un minimo rispetto a quanto stanziato in precedenza in piena linea con l’indirizzo dei governi di centrodestra poco inclini ad appoggiare il trasporto sostenibile.
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Si ricorda che in precedenza era presenti 47 milioni stanziati sia per il 2023 e per il 2024 per il Fondo per la ciclabilità istituito dalla legge di bilancio 2019. Si tratta senza dubbio di un passo indietro rispetto ai paesi europei verso la spinta all’utilizzo delle piste ciclabili. La realizzazione di infrastrutture è senza dubbio un incentivo oltre che uno strumento di sicurezza.
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Basta pensare che per colmare il gap con i paesi europei sarebbe necessario un investimento per piste ciclabili di 500 milioni annui per sette anni. A differenza del precedente stanziamento, in questo caso non è previsto l’obbligo da parte dei comuni che intendono servirsene di partecipare al 50 per cento alla spesa per la realizzazione di piste ed aree urbane ciclabili. Oltre a questo forte stralcio, il governo ha anche tagliato il bonus trasporti che prevedeva un sostegno fino a 60 euro annui su un abbonamento annuale o mensile valido per l’utilizzo dei trasporti pubblici. Il 31 dicembre, infatti, scade e non sarà prorogato.