Arriva la circolare del ministero: niente più uso dei telefoni cellulari o smartphone. A chi è rivolto il divieto
Il mondo, la quotidianità, la vita di tutti è stata rivoluzionata dai telefoni cellulari. L’avvento poi dell’evoluzione tecnologica con l’arrivo degli smartphone ha reso ancora più forte il legame con i telefoni e il mondo virtuale. I social hanno chiuso il cerchio e le nuove generazioni nascono e crescono con lo smartphone.
Tuttavia, per gli adolescenti crescere con lo smartphone può avere le sue conseguenze in termini sociali, psicologici e fisici. L’abitudine a connettersi spesso può comportare difficoltà a mantenere la concentrazione nella didattica; inoltre, l’uso errato dei social può sfociare in fenomeni di bullismo e cyberbullismo con conseguenze in certi casi anche drammatiche.
Per questo motivo è arrivata poche ore fa la decisione del ministro dell’istruzione Valditara di invitare i dirigenti scolastici (i presidi) a vietare l’utilizzo dei telefoni cellulari e/o smartphone nelle classi. Il ministro ha sottolineato come l’utilizzo in classe del telefono possa distrarre dall’attenzione didattica necessaria e può oltretutto essere una forma di scarso rispetto verso gli insegnanti.
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Tuttavia, quello del ministro è un invito che non introduce sanzioni disciplinari. Sostanzialmente si invitano i dirigenti scolastici ad adottare le misure necessarie per fare in modo che si possa rispettare questa circolare ministeriale. La decisone, quindi, passa ai dirigenti scolastici che, in realtà, in molti istituti avevano già intrapreso iniziative del genere in virtù dell’autonomia di cui godono i dirigenti scolastici in termini di organizzazione didattica. La scuola, infatti, può godere di ampi margini di autonomia restando, tuttavia, negli indirizzi generali fissati dal ministero.
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Inoltre, nel marzo del 2007 già era stata diffusa una nota dal ministro dell’epoca, Giuseppe Fioroni, che invitava alla limitazione dell’utilizzo dei telefoni cellulari nelle classi. Alcune associazioni di categoria dei consumatori, infatti, hanno applaudito all”iniziativa ma chiedono che sia accompagnata da sanzioni disciplinari per rendere più efficace la circolare.