A partire dal 1 gennaio tante novità per gli italiani con l’entrata in vigore della legge di bilancio
Il nuovo anno è alle porte e non arrivano notizie confortanti per gli automobilisti. Infatti, mancano poche ore alla scadenza del taglio delle accise sui carburanti. Infatti, già dallo scorso 3 dicembre il taglio delle accise, introdotto per la prima volta a maggio dal governo Draghi, era stato ridotto sensibilmente.
Infatti, fino al 2 dicembre il taglio era stato di 25 centesimi di euro per tutti i carburanti. A partire già dal 3 dicembre 2022, il taglio era stato ridotto a 18 per centesimi per quanto riguarda benzina e diesel e di circa 3 o 4 centesimi al litro per quanto riguarda il gpl. Manca pochissimo, infatti, alla scadenza dell’ultima proroga del taglio delle accise sui carburanti.
Dal governo non trapela nulla anche perché le istituzioni parlamentari sono impegnate con l’approvazione al Senato della legge di bilancio, priva si riferimenti alle accise sui carburanti, e sul decreto per impedire che si organizzino i rave party. le associazioni dei consumatori dal canto loro hanno già calcolato i costi di una mancata proroga ormai quasi ufficiale.
LEGGI ANCHE: Tasse d’imbarco in aumento in questo scalo
Infatti, secondo Assoutenti il mancato taglio delle accise sui carburanti comporterà l’aumento del costo per un pieno di 9,15 euro in più. Nel caso in cui si facciano due pieni al mese il costo salirebbe a 219,6 euro in più all’anno. Si tratterebbe di una sorta di azzeramento dei vantaggi ottenuti per il taglio del cuneo fiscale del 3 per cento e per i redditi più alti del 2 per cento.
LEGGI ANCHE: Spese sanitarie, novità
Infatti, il governo ha prorogato il taglio delle trattenute sulle buste paga al 2 per cento per i redditi oltre i 25.000 euro e fino a 35.000 aumentando al 3 per cento il taglio per i redditi fino a 25.000 euro. C’è da aggiungere, però, che il prezzo dei carburanti è anche in ascesa sui mercati. Il barile di petrolio così come il gas sono arrivati ad un livello inferiore rispetto al periodo subito precedente al conflitto in Ucraina.