Il decreto Milleproroghe sblocca un fondo da 10 milioni per le abitazioni residenziali nel caso in cui si verifichino situazioni inattese
Oltre alla legge di bilancio di pari passo il parlamento approva anche il decreto Milleproroghe. Si tratta principalmente di un decreto che contiene tutti i provvedimenti in scadenza al 31 dicembre 2022 che si intende prorogare o interamente o con modifiche. Nei decreti Milleproroghe, utilizzati spesso nella prassi parlamentare, vengono anche autorizzati provvedimenti già previsti ma ancora mancanti del decreto attuativo.
Tra questi c’è un fondo da 10 milioni sbloccato a favore dei proprietari di immobili ad uso residenziale. Infatti, non sempre avere un immobile disponibile o fittarlo con regolare contratto può lasciare lontani da insidie i proprietari. Esiste, infatti, anche il fenomeno delle occupazioni abusive che non sempre sono di facile soluzione.
Per questo motivo la legge di bilancio 2022 aveva predisposto un fondo da 10 milioni a favore dei proprietari di immobili occupati abusivamente a titolo di ristoro. Il fondo è stato sbloccato dall’attuale decreto MIlleproroghe e sarà attivo, quindi, dal 2023. Sugli affitti a causa dell’inflazione non sono poche le difficoltà per coloro che hanno la necessità di fittare un abitazione o una camera.
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Infatti si stanno registrando aumenti considerevoli nei centri delle città con notevoli difficoltà per gli studenti fuori sede. A Bologna alcune settimane fa è stato reso pubblico un annuncio per un posto sul divano a 350 euro mensili. La notizia positiva è che è confermato fino a tutto il 2023 il bonus affitti per i giovani.
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Il bonus è riservato ai giovani che hanno una età compresa tra i 20 ed i 31 anni non compiuti e che vivono in affitto. Inoltre, per ottenere il bonus è necessario rispettare i seguenti requisiti; sotto il profilo del reddito, i giovani dovranno avere un reddito non superiore a 15.493,71 euro. Il bonus consiste nella detrazione del valore massimo di 2.000 euro del canone annuo di affitto che deve corrispondere alla percentuale massima del 20 per cento.